Caro energia: senza aiuti lo sport di base chiude
12 Ottobre 2022 Condividi

Caro energia: senza aiuti lo sport di base chiude

Seimila euro per agosto 2021, diciassettemila per agosto 2022: Gianni Benevieri mette le ricevute delle bollette dell’energia elettrica una accanto all’altra per restituire la dimensione del problema: i costi energetici non sono più sostenibili. Come responsabile dell’Asd Rari Nantes L’Aquila, ha preso in carico la gestione della piscina comunale sapendo che la strada sarebbe stata tutt’altro che in discesa. Gli ultimi anni però si sono trasformati in un incubo: prima con le restrizioni del Covid, ora con il caro bollette. Già negli ultimi due anni, nonostante il lockdown, l’associazione si è trovata a fronteggiare costi esorbitanti. «Da ottobre a dicembre 2020 siamo stati fermi», ricorda Benevieri, «poi abbiamo ricominciato solo con l’agonismo. Ma i nostri macchinari e impianti non si sono mai fermati. Perciò abbiamo accumulato decine di migliaia di euro di bollette». La situazione è tornata a regime in estate, salvo poi ripiombare nell’incertezza: «Col 2022 le cose sono progressivamente andate meglio», riprende Benevieri, «e finalmente in questi ultimi mesi avevamo ripreso a respirare. Ora però c’è da fare i conti con questa nuova situazione».

LO SCENARIO
«Sino a questo momento», continua il responsabile della Rari Nantes, «abbiamo avuto bisogno del gas per regolare la temperatura dell’acqua. Cosa accadrà ora che bisognerà scaldare i locali per ore e ore? Temiamo di non poter sostenere a lungo questa situazione. Servono aiuti certi e immediati, altrimenti poche attività sopravvivranno. Se non cambieranno le cose nell’arco di un paio di mesi, sono costretto a mollare».

I RINCARI
C’è chi parla di “lockdown energetico”, prendendo in prestito l’espressione del momento. Tuttavia, non si tratta di una condizione momentanea. L’avvento del mercato libero ha reso variabili i costi energetici, e tra gli utenti c’è chi parla di speculazioni e aumenti non giustificati. «Da tempo stiamo combattendo con queste dinamiche», spiega Danilo Valloni dell’Area sport di Monticchio. «Ora la situazione è precipitata e, come gestori, ci troviamo in una situazione senza uscita, posto che non si può aumentare il costo delle attività sportive, tanto per provare a coprire le spese maggiorate. Come potrei aumentare, ad esempio, le quote dei campi di tennis? Se facessi una scelta del genere vedrei tanti utenti abbandonare la pratica».

DIFESA DELLO SPORT DI BASE
Di fatto, si tratta di giocare una vera e propria partita in difesa dello sport di base. In tal senso va inteso l’appello dell’Asd United L’Aquila, squadra di calcio dilettantistico impegnata nel sociale e nel mondo dell’aggregazione, grazie al coinvolgimento di numerosi atleti stranieri e al sostegno di varie realtà associative del territorio. «I costi delle bollette già alti tenderanno ad alzarsi sempre più a causa della crisi energetica in corso», si legge in una nota, «famiglie e attività economiche ne risentiranno sempre più. Stiamo già assistendo a piccole attività che decidono di fermarsi in vista dell’inverno. Ci aspettano tempi contrassegnati da un’economia di guerra». Di qui la richiesta: «Sarebbe importante», scrivono i vertici dello United L’Aquila, «che il governo nei vari livelli pensasse a stanziare o reperire risorse ad hoc per tutto il sistema dello sport di base per garantire il diritto alla pratica sportiva anche d’inverno. Non c’è solo il Napoli calcio da aiutare», incalza l’Asd, «come ha fatto la Regione Abruzzo garantendo importanti quanto, almeno in parte, ingiustificati stanziamenti, ma soprattutto realtà più piccole che tengono in piedi il movimento dello sport di base».

di Fabio Iuliano – fonte: il Centro