La maestra Carmela De Felice dopo 40 anni si congeda
“Fate la differenza, non accontentatevi, Abbiate cura di voi stessi e dei vostri sogni. Non credete mai a quelli che vi diranno che non siete adeguati, siate sempre meravigliosamente imperfetti”.
Sono le parole che la maestra Carmela De Felice ha dedicato ai bambini della Scuola Primaria Celestino V dell’Aquila nel suo ultimo mese di insegnamento che chiude quarant’anni di carriera. Una carriera in cui ha saputo influenzare generazioni di alunni con i suoi modi semplici, garbati ma anche con la sua tenacia e determinazione. Con la poesia, quella vera, che continuerà a portare in giro, anche grazie alla Compagnia dei Poeti.
Questa, in integrale, la lettera rivolta ai più piccoli l’ultimo giorno di scuola.
“Care bambine e cari bambini, sono passati quaranta anni da quando ho iniziato a insegnare nella scuola elementare, si chiamava così allora. Era esattamente il posto nel quale volevo essere. Avevo deciso da bambina che avrei fatto la maestra, perché vedevo nella mia maestra un essere speciale, una donna che riusciva ad insegnare a leggere e scrivere anche a chi si pensava non ne fosse capace. Sono passati così tanti anni e non me ne sono accorta. Ogni anno, ogni giorno è stato diverso dall’altro, perché ogni giorno, ogni anno i bambini crescevano, cambiavano ed io con loro.
Voi avete reso speciali questi ultimi anni d’insegnamento, ci siamo stimolati e arricchiti a vicenda. Abbiamo imparato ad essere protagonisti della nostra vita e del sapere. Abbiamo studiato, inventato, giocato per imparare, perché per giocare bisogna essere più competenti e più concentrati; infatti, è più semplice applicare schemi e regole.
Abbiamo imparato a pensare, a non vergognarci di immaginare strade diverse per arrivare a una conclusione. Abbiamo imparato insieme l’importanza della tolleranza e la bellezza delle diversità. Abbiate cura di voi stessi e dei vostri sogni e siate tenaci e gentili, come questa nostra terra che abbiamo imparato a conoscere e a rispettare.
Non credete mai a quelli che vi diranno che non siete adeguati; siate sempre meravigliosamente imperfetti, perché nell’imperfezione ha casa la vera bellezza.
Siate coraggiosi e continuate a studiare con l’impegno gioioso che abbiamo praticato in questi anni. Non credete mai a quelli che vi diranno che lo studio non serve, ricordatevi che vi stanno prendendo in giro; la Conoscenza vi renderà liberi di scegliere la vostra vita senza dovervi accontentare. lo nella vita non mi sono mai accontentata. Non accontentatevi nemmeno voi, la vita sarà degna di essere vissuta. Resterete sempre nel mio cuore, così come spero di restare nel vostro.
La vostra maestra”.
E ai ragazzi della quinta, ha lasciato un ricordo speciale, con una versione rap della storica canzone popolare “Novantanove”