Giusti fra le nazioni, l’abbraccio delle comunità ebraiche
2 Marzo 2022 Condividi

Giusti fra le nazioni, l’abbraccio delle comunità ebraiche

Yaakov Billig si sistema la kippah prima di entrare nei locali sottostanti la parrocchia di San Mario. Accanto a lui, suo fratello Shalom che saluta la signora Giovanna de Nardis dicendo: “Se non fosse stato per tuo padre, non saremmo qui ora. Siamo felici di essere qui a parlare di pace”.

Il padre della signora Giovanna era Mario de Nardis, funzionario della Questura, addetto al servizio internati, che riuscì a salvare centinaia di ebrei dal rastrellamento e dalla deportazione, sviando il Comando tedesco, fornendo false generalità o avvisando tempestivamente le famiglie per metterle in condizioni di sfuggire alle persecuzioni naziste. Molti episodi avvennero a Navelli.

L’impegno del funzionario, scomparso nel 1964, verrà omaggiato giovedì in una cerimonia all’Auditorium del Parco. Insieme a Pancrazio De Lauretis, podestà eroe dell’epoca, de Nardis sarà ricordato come Giusto fra le Nazioni, nell’ambito di una cerimonia promossa dallo Yad Vashem, l’ente nazionale per la Memoria della Shoah che ha il compito di documentare e tramandare la storia del popolo ebraico durante la Shoah.

Mario de Nardis

La cerimonia voluta dall’amministrazione comunale con l’Ambasciata di Israele oltre che un giusto e prestigioso riconoscimento ai due patrioti che rischiarono la vita per salvare gli ebrei dalla ferocia nazifascista è anche una testimonianza, ai più alti livelli, di quella Resistenza umanitaria praticata in larga misura dalle popolazioni locali nei nove, lunghi mesi di occupazione nazista delle nostre zone.

Pancrazio De Lauretis con spirito umanitario ed estremo coraggio (perché se fosse stato scoperto non si sarebbe salvato dalla vendetta del regime nazifascista) contribuì a proteggere alcune famiglie rischiando la vita.

“In giorni drammatici come questi”, ricorda l’Anpi, “la pace, il rispetto dei diritti, la libertà individuale, la solidarietà e l’accoglienza sono la più preziosa conquista dell’umanità”.

Alla cerimonia, in programma alle 11, parteciperanno anche il sindaco Pierluigi Biondi, l’assessore Fabrizia Aquilio, il presidente della Regione, Marco Marsilio, Milena Santerini (Lotta all’antisemitismo), Ruth Dureghello (Comunità ebraica Roma), Davide Jona Falco (Consigliere Ucei). Presenti anche i familiari delle famiglie salvate durante la guerra, i fratelli Billig (figli di Manfred), le figlie di Luigi FleischmanElisheva e Liora (oltre al pronipote Yael Keijzer), Maria Vittoria De Matteis (pronipote di De Lauretis), Batsheva Dagan (vedova di Yehezkel Enzo Dakan), Davide Pitone e Lorenzo Ferrante (pronipoti di de Nardis che aveva tre figli Raffaele, Anna e Giovanna). Alcuni di loro hanno partecipato alla cerimonia in parrocchia, con la collaborazione di don Giulio Signora e di Ruggero Mariani.

di Fabio Iuliano – fonte: il Centro / Virtu Quotidiane