Federico Perrotta il Matto di Dio
Teatro, musica e sperimentazione nel nuovo segmento estivo della terza edizione di Alba Off all’anfiteatro romano di Alba Fucens, la rassegna organizzata dal Teatro Off Limits di Avezzano e dalla compagnia Teatranti Tra Tanti. Domani alle 21, Federico Perrotta propone in anteprima nazionale “I Matti di Dio”, lavoro teatrale dedicato alla storia di un uomo di origine vestina, nel Pescarese: costui è Oreste De Amicis, vissuto a Cappelle sul Tavo tra il 1824 e il 1889.
La sua incredibile storia è rievocata da Perrotta affiancato da tre compagni di scena che invece interpretano vari personaggi che hanno avuto a che fare con lui. Sul palco come un’Armata Brancaleone, irrompono Andrea D’Andreagiovanni, Massimiliano Elia, Giacomo Rasetti accompagnati da musiche dal vivo e da canzoni del repertorio abruzzese arrangiate in chiave moderna, coreografate ed interpretate dai quattro.
Scritto e diretto da Ariele Vincenti, si tratta di uno spettacolo che mostra un pezzo d’Abruzzo mai perso che torna a vivere; questa è storia vera che viene spolverata e tramandata grazie anche ad una comicità senza tempo: «durante delle ricerche che stavo facendo tra le montagne e i paesini dell’Abruzzo ho trovato la storia di Oreste De Amicis», spiega Vincenti. «La prima cosa che mi ha colpito è il suo stare sempre dalla parte degli ultimi, dargli voce e dignità pagando lui in prima persona». Le musiche sono di Francesco Mammola, le scene e i costumi di Graziella Pera, aiuto regia Marco D’Angelo. Lo spettacolo sarà in replica sabato 21 agosto ore 21.30 all’arena del porto Turistico di Pescara nell’ambito di Estatica 2021.
La rassegna di Alba Off prosegue martedì 17 agosto con “Live in Alba Blues” con Shanna Waterstown. Mercoledì sarà la volta di “A letto dopo Carosello”, di e con Michela Andreozzi. Sabato 20, spazio a Marco Bocci con “Lo Zingaro”. Tra le novità della terza edizione anche la realizzazione di “AlbaOff-Lab, un sostegno sicuro” il progetto culturale e sociale, nato dall’idea della project manager Cinzia Pace, che si svolge nel parco archeologico con Emanuele D’Andrea, Rossana Alessandrini, Alessandro Martorelli e Antonio Pellegrini, in collaborazione con la Onlus Anffas di Avezzano. Nato a Pescara nel 1978, Federico Perrotta è uno degli attori più apprezzati e conosciuti del panorama teatrale e televisivo italiano. Grazie alla sua simpatia ha conquistato l’ammirazione di un vasto pubblico.
Perrotta, il personaggio che interpreta non è certo tra i più noti della storia abruzzese. Come siete arrivati a questa rappresentazione?
I Matti di Dio nasce da un’intuizione di Ariele, storico collaboratore di Simone Cristicchi, che guardandomi in uno spettacolo che ho fatto tempo fa, mi associò lasciandomi senza parole, alla figura del “Messia d’Abruzzo”, e mi raccontò una storia che a molti, compreso il sottoscritto, è sconosciuta. Una storia che si è poi rivelata quella di un sognatore, divulgatore di quel messaggio autentico del cristanesimo a difesa dei più deboli. Oreste sognava una società migliore, una società basata sull’uguaglianza sociale e sul rispetto delle persone come fondamento del suo credo. Era un predicatore molto ammirato, ma anche considerato al limite.
Un messaggio che spesso fa i conti con l’establishment delle strutture ecclesiastiche. Personaggi come questo si muovono sul labile confine tra genio e follia, tema ripreso dal titolo. come trovare un equilibrio di giudizio?
C’è un proverbio abruzzese che, in poche parole, spiega che poco serve al bene per finire nel male. Mentre, viceversa, molto serve al male per tornare nel bene.
di Fabio Iuliano – fonte: il Centro
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