A spazio nella natura e tra le storie
In questi giorni, il Giovenco Teatro Festival è tornato ad animare le sponde del fiume omonimo, tra sentieri nelle faggete e nei meleti, fino a vicoli e piazze dei paesi marsicani che ne condividono lo scorrere delle acque, del tempo e della Storia. Una serie di eventi organizzati da Mascaró, con il sostegno del Comune di Bisegna. Ventidue appuntamenti per un festival itinerante tra i boschi della Valle del Giovenco e i paesi di Bisegna, San Sebastiano dei Marsi, Pescina, Casali d’Aschi e Opi.
In apertura una passeggiata notturna fra San Sebastiano dei Marsi e Bisegna, guidata dall’erborista Annalisa Cantelmi, per scoprire come cambiano le piante dal giorno alla notte; guidati dalle stelle sotto il cielo di San Lorenzo. Oggi è in programma a Bisegna l’iniziativa “Per fare un melo” (ore 16) a cura dell’attore Alberto Santucci. Domani, da San Sebastiano dei Marsi partirà alle 9 l’escursione narrata a cura di Marcello Sacerdote (attore e musicista) con la partecipazione del coreografo e danzatore Anatole Tah Touzahuin. Dal pomeriggio, sempre a San Sebastiano, spazio a un atelier di disegno ad acquerello con Angela Maggi.
Il laboratorio si ripete venerdì e sabato. Negli stessi giorni a Bisegna, sono previsti altri atelier per i più piccoli dedicati alla danza e ai ritmi africani e alla pittura. Venerdì, alle 21, Marcello Sacerdote guiderà l’escursione in notturna “Storie di uomini e lupi”. Sabato a Bisegna (ore 18) e San Sebastiano Dei Marsi (ore 21) è in programma il concerto acustico Lupi della Majella. Sino a fine mese si alterneranno poi passeggiate poetiche, concerti, attività yoga, escursioni narrate, immersioni e sperimentazioni in natura pensate anche per partecipanti giovanissimi. Il festival vuole essere un incontro fra arte e natura, fra comunità locale e artisti provenienti da varie parti del mondo.
«Un incrocio di vite, di maestranze, un fluire di saperi da condividere e soprattutto da donare», illustra Andrea Bartolomeo, attore e regista teatrale, direttore artistico del Festival. «Compagnie o singoli artisti, attori, danzatori, musicisti, sono scelti per la qualità del proprio lavoro e per la sintonia con lo spirito che anima il festival; uno spirito che parla di Arte come scoperta e trasmissione profonda, di ricerca, crescita e condivisione, di dono e scambio intesi come ricchezza nella quale riconoscersi. Un festival itinerante che unisce la mobilità dolce alla narrazione teatrale e altre forme di Arte e di spettacolo dal vivo, come strumento per raccontare il territorio ai visitatori, per promuovere uno stile di vita sano». Tutte le attività del Festival sono gratuite, previa prenotazione online o telefonica e sono state pensate e organizzate nel rispetto delle normative Anticovid-19 e dei protocolli di sicurezza vigenti.