Disabilità al tempo del Covid / 1 – Autismo
«Urgente, immediato sostegno per alcuni ragazzi autistici intrappolati in casa all’Aquila con i genitori Covid positivi e in difficoltà». L’appello arriva da Marco Valenti, direttore del Centro di riferimento regionale per l’autismo all’ospedale San Salvatore. Attraverso i suoi canali social, il professor Valenti giudica necessaria «una risposta istituzionale da regime emergenziale, che metta in priorità la vita dei ragazzi. Prego chiunque rivesta incarichi pubblici e funzioni organizzative sul territorio, sia in ambito sociale che di volontariato, di entrare in contatto con noi e affrontare il problema».
Tra i primi a rispondere l’onorevole Stefania Pezzopane. Più in generale, tutte le famiglie che hanno all’interno persone con disabilità, fanno i conti due volte con limitazioni e restrizioni imposte dalla situazione attuale. Nel caso dell’autismo, la situazione può essere ancora più complicata in quanto le famiglie in quarantena devono convivere con spazi limitati e con l’impossibilità di avere assistenza qualificata.
È l’associazione Autismo Abruzzo Onlus a riportare un esempio di situazione al limite sulla propria pagina Facebook. «Una famiglia di quattro persone: due genitori e due figli minori, uno dei due bambini con disturbo dello spettro autistico in piena crisi sanitaria e senza soluzione abitativa», si legge, «da mesi ormai la famiglia teramana attende che le istituzioni locali e regionali si facciano carico della condizione disperata in cui vivono, alternando ospitalità intermittenti e alloggi provvisori ed inadeguati». Per Dario Verzulli, presidente dell’onlus, la risposta istituzionale inaugurerebbe «un modus operandi utile anche dopo la fine della pandemia». (fab.i.)