L’Isa rinuncia (per ora) alla stagione concertistica
L’Istituzione sinfonica abruzzese rinuncia per il momento ad allestire il consueto cartellone stagionale.
Nonostante i dati confortanti relativi alla gestione degli spazi teatrali in questi mesi, le necessarie misure anti-Covid rendono pressoché impossibile il lavoro di un’orchestra di 35 persone, requisito minimo per rientrare nei parametri richiesti dal Mibact per i concerti.
Una realtà con cui il presidente dell’Isa Bruno Carioti deve fare i conti in queste settimane. «Abbiamo deciso di soprassedere agli impegni stagionali per il momento», spiega, «per capire come questa delicata situazione si evolverà. Al momento è piuttosto difficile gestire il lavoro degli orchestrali, non tanto per i concerti in sé, quanto per le prove che richiedono ore di lavoro nello stesso spazio e non si può sempre garantire il giusto distanziamento sociale. Pensiamo ad esempio agli strumenti a fiato o ai cori». Condizioni che non possono non avere ripercussioni dal punto di vista professionale, con 23 orchestrali in cassa integrazione, insieme a parte dell’apparato amministrativo (una trentina di persone complessivamente).
«Questa estate, grazie alla possibilità di suonare all’aperto, siamo riusciti a calcare palchi importanti», sottolinea Carioti. «Adesso dobbiamo confrontarci con delle evidenti difficoltà logistiche e abbiamo solo potuto incassare la modifica dei parametri del Mibact relativi al numero di concerti minimi annuali. Numero che nessuno è riuscito a garantire: ad impossibilia nemo tenetur – recita un brocardo latino – nessuno è tenuto alle cose impossibili».
Molto «meno impossibile», seppure impegnativo, il lavoro relativo all’allestimento della stagione dei Solisti Aquilani e della Società concertistica Barattelli. Nel primo caso, il numero degli strumentisti è solitamente inferiore e il distanziamento è più facile da garantire.
L’ensemble ha alle spalle un’estate comunque densa di soddisfazione, grazie ai festival di Lubiana, Montepulciano, Scolacium. Un’attività che va avanti oggi e mercoledì 21 con un doppio appuntamento con Richard Galiano, in attesa dell’8ª edizione della rassegna Musica per la città con due repliche a concerto. Si parte mercoledì 11 novembre con la violinista armena Sonig Tchakerian e il primo violino Daniele Orlando. «Abbiamo dovuto rinunciare a molte occasioni», spiega il direttore artistico Maurizio Cocciolito, «ma i nostri concerti e le nostre collaborazioni artistiche non si fermano sia all’Aquila sia nelle occasioni di suonare in tournée». Nel capoluogo, I Solisti condividono l’utilizzo dell’auditorium “Renzo Piano” con la Barattelli che ha coinvolto per l’inaugurazione della 75ª stagione il violoncellista Mario Brunello.
Anche qui, sono in programma due repliche a concerto, visto che con le norme anti-Covid i posti utilizzabili sono poco più di 70. Alla conferenza di presentazione, il direttore artistico Fabrizio Pezzopane ha dovuto spiegare che quest’anno non verranno emessi abbonamenti. Però il calendario degli appuntamenti è ben articolato.
Anche il Teatro Stabile d’Abruzzo è pronto a lanciare una stagione che non rinuncia a produzioni di rilievo contando sul fatto che il teatro è un luogo sicuro. Una nota dell’Agis ha fatto rilevare che su 347.262 spettatori in 2.782 spettacoli monitorati, nel periodo che va dal 15 giugno (giorno della riapertura dopo il lockdown) a inizio ottobre, i casi di contagio sono irrilevanti.
«Stiamo lavorando nella prospettiva di completare il cartellone nell’arco di un mese», valuta Pietrangelo Buttafuoco, presidente del Tsa. «Abbiamo due allestimenti nuovi e stiamo recuperando tre rimasti in sospeso dalla scorsa stagione». Tra le novità di quest’anno, Il Gioco dell’Epidemia di Eugène Ionesco in un adattamento a cui si sta lavorando in queste settimane.
Un tema e un titolo sovrapponibili alle dinamiche del nostro tempo. «La collaborazione con Giuseppe Di Pasquale invece», prosegue Buttafuoco, «ci permetterà di portare sul palco Conversazione continuamente interrotta di Ennio Flaiano. Visto l’avvicinarsi dell’anniversario di fondazione del Parco nazionale d’Abruzzo, ci teniamo a lavorare su una serie di spettacoli e iniziative che ne celebrino la storia straordinaria di bellezza». Il Tsa collabora anche con varie realtà teatrali di tutto l’Abruzzo per produzioni complementari.