Odio sociale a orologeria
Quello che ciclicamente si vede in Italia è un gioco tragico e pericoloso che si chiama “odio sociale a orologeria”.
Aizzare in maniera strategica un’ampia fascia di italiani, i “moderati”, gli impauriti, quelli che un tempo era la piccola e pericolosa borghesia, contro un nemico preciso, attraverso mirate campagne di stampa e tv, dichiarazioni ad effetto, per evitare soluzioni, che comporterebbero scelte e costi, che questa classe politica non è capace di fare da tempo.
L’unica scelta, poi, son le chiusure e il pubblico ludibrio.
Allora sull’altare delle vittime sacrificali periodiche arrivano i runner, poi chi viaggia, gli immigrati, poi la scuola, poi le partite iva, poi i ristoratori, quelli del nord, quelli del sud, poi i giovani, poi la movida, poi le disco.
Il social ha aiutato questo gioco al massacro, aprendo le gabbie e permettendo a orde di persone di sfogare il proprio odio represso.
Cercare colpevoli è facile, trovare soluzioni non è da tutti. Ci vuole Politica, Visione, Consapevolezza, Sintesi. Quella che manca.
Avanti il prossimo!
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