“Il terzo giorno dell’Aquila è la ricostruzione”
«La resurrezione fissa un tempo che è il terzo giorno. E questo chiama L’Aquila a un impegno preciso sui tempi della ricostruzione che non può avvenire su parametri temporali indefiniti».
Ancora una volta, il cardinale Giuseppe Petrocchi associa la condizione della città alle sofferenze del Cristo, nel momento, forse, più intenso del calendario liturgico: il Venerdì santo.
Parole che non perdono occasione per mettere l’accento sulla distruzione e la morte, lasciando tuttavia un alito di speranza propria del periodo pasquale, un bagliore di resurrezione scandito a ogni passo della via Crucis.
«Risorgere», ha detto Petrocchi, «non vuol dire ripristinare le cose com’erano, ma protendersi verso qualcosa di nuovo». Parole che fanno breccia sul sagrato della basilica di San Bernardino, anche quest’anno punto di arrivo e partenza della processione.