Tirabassi, l’idealista in “L’Aquila – Grandi Speranze”
Davanti alla macchina da presa di Marco Risi, Giorgio Tirabassi diventa Gianni Fiumani, marito di Elena (Valentina Lodovini), una delle prime coppie a rientrare, insieme ai propri figli, nella vecchia abitazione in centro storico lasciata la notte del 6 aprile. Lui si mette alla guida dei movimenti spontanei sorti per chiedere la possibilità di aver voce in capitolo sulle scelte strategiche della ricostruzione. L’evoluzione della fiction lo vedrà poi in contrasto con Riccardo De Angelis (Luca Barbareschi), un imprenditore arrivato nel capoluogo con un progetto di speculazione edilizia volto alla realizzazione ex novo di un insediamento abitativo totalmente alternativo a quello esistente, una sorta di L’Aquila 2. Questa cosa scontenta molti cittadini che, accantonate temporaneamente le vicissitudini del quotidiano, scendono in piazza. «Il mio personaggio crede nella vera ricostruzione, diventa idealista», spiega Tirabassi, «diventa parte integrante di una comunità che ha bisogno di nuovi punti di riferimento. Stiamo parlando, del resto, di un momento particolarmente delicato, in cui fare qualsiasi cosa diventava complicato. Ci sono scene di vita quotidiana che però hanno come sottofondo una nota di contrabbasso tetra». Anche una doccia o una cena diventano «impegnative» per chi si trova a vivere in una casa senza utenze allacciate. «Non so quali saranno le reazioni degli aquilani a questo lavoro», riprende Tirabassi. «Il vantaggio è stato avere lo sguardo cinico di Risi a evitarci di cadere nel compiacimento drammatico. Per me è stato importante venire qui a girare per le strade e parlare con la gente. Assistere a questa ricostruzione che procede lentamente ma fa i conti con una catastrofe importante». (fab.i.)