Lisbona, street art tra le luci delle città invisibili
8 Gennaio 2019 Condividi

Lisbona, street art tra le luci delle città invisibili

Lisbona è un luogo magico, fiabesco, capace di avvolgere con luci, colori, suoni e profumi inebrianti; città ideale per chi vuole immergersi nelle arti e cambiare prospettiva. L’attitudine al colore e all’arte urbana della capitale portoghese prese forse vita nel lontano 1755: un terremoto danneggiò parte degli edifici e i cittadini rimediarono al danno tappezzando le pareti con le celebri piastrelle colorate, dando vita a una tradizione, quella degli azulejos, che continua ancora oggi. Quello che certo è che l’arte di strada è parte integrante e tradizione di questa incredibile città, oggi tra le capitali europee dell’arte urbana contemporanea. Di seguito alcune proposte tra quartieri e progetti e la street art di Lisbona, dove l’arte è padrona.

IL LIBRO: D’Amore e baccalà

Negli ultimi anni l’amministrazione pubblica ha mostrato un enorme interesse nei confronti della street art tanto da avviare un intervento di riqualificazione della città. LX Factory è uno dei progetti che comprende il recupero di una fabbrica dismessa nel quartiere Alcantara facendola diventare uno dei centri culturali più importanti e frequentati in città, punto focale della street art di Lisbona. Fra le splendide opere spiccano l’ape di Bordalo II, creata con l’utilizzo di materiali di scarto o di seconda mano, e le scritte irriverenti (streetments) di MaisMenos come “Until debt tear us apart”.

Nel quartiere più vecchio di Lisbona trovano casa molti murales dedicati al Fado, musica struggente tradizionale portoghese. L’artista Vhils è il creatore di molti murales a tema musicale, con ballerine e musicisti intenti a cantare e divertirsi, e anche di una serie di graffiti dedicati alla cantante portoghese Amalia Rodrigues, molto amata a Lisbona.

Fonte: Artuu.it 

LISBONA DOES NOT LOVE. Lisbona fu una delle città invisibili immaginate da Italo Calvino: città bianca e ocanica, bagnata da un estuario color smeraldo, luogo di sogni e poesia, città allo stesso tempo pigra, sonnambula e inebriante dove ci si perde nel tempo più ancora che nello spazio. Prima che si arrivasse bruscamente alle volgari derive commerciali del turismo di massa, scuotendo il fragile equilibrio della città, rovinando il suo fascino delicato e intromettendosi sempre più in profondità nelle sue radici. E’ per questo che gli abitanti di Lisbona denunciano ai turisti ed alle autorità locali cio’ che la propria città non ama, sperando di tutto cuore che il cambiamento inizierà da loro.