Il grande cinema al festival degli aquilani
“Happy end” di Michel Haneke ha chiuso in bellezza la prima parte del programma del festival cinematografico degli aquilani. Dopo due mesi di proiezioni di altissima qualità seguite da un pubblico affezionato e numeroso che ha riempito ogni giovedì il palazzetto dei Nobili, comincia la seconda parte del programma di questa XII edizione del Film festival, con titoli da grande cinema.
Seguirà una terza e ultima programmazione, in allestimento, che si concluderà il 3 maggio 2018. L’apertura, in programma giovedì (ore 18.45 e 21.15), è riservata al vincitore della Palma d’Oro 2018 “The Square” del regista svedese Ruben Östlund, all’interno dello spazio di rassegna. La pellicola affronta in maniera provocatoria le contraddizioni e le ipocrisie degli individui nella società contemporanea. A seguire, il cuore vero del Festival con tre proiezioni del concorso principale, le anteprime “Blue my mind” (giovedì 8 marzo orari 19 e 21) della regista svizzera Lisa Brühlmann, un fantasy drama sul passaggio fisico di una ragazzina dall’adolescenza all’età adulta; “Razzia” (giovedì 15 marzo) del regista franco-marocchino Nabil Ayouch, un ambizioso e riuscito pamphlet sui cambiamenti sociali e culturali del Marocco dagli anni ’80 fino ai giorni della Primavera araba, e “Diane has the right shape” (giovedì 29 marzo) del francese Fabien Gorgeart, asciutto ritratto della gravidanza surrogata portata avanti a favore di una coppia di padri gay.
In questa seconda parte di programma anche il primo appuntamento tematico della stagione: il Festival del reportage giornalistico e del Cinema documentario, organizzato in collaborazione con l’Ordine dei giornalisti d’Abruzzo, tra il 19 e il 22 marzo, appuntamento importante per la qualità delle proiezioni e degli incontri che saranno proposti.
All’interno del concorso cortometraggi, infine, saranno presentate cinque opere all’inizio di ogni proiezione settimanale: “A swedish classic” di Måns Berthas, “Dulce rutina” di Giada Ceotto, “Taste of love” di Emma Benestan, “What is ridde in snow” di Loïc Gaillard e “Simposio suino in Re minore” di Francesco Filippini. C’è attesa per la proiezione di “Dolce rutina”, ritratto dell’amicizia tra due anziane signore, amiche da tutta la vita: un rapporto all’insegna di sottili frecciate, dissapori, piccoli grandi rituali.
L’appuntamento è per giovedì 8, prima di “Blue my Mind”. «L’Aqff continua ad essere un appuntamento di grande richiamo anche per i ragazzi stranieri del progetto Erasmus che possono seguirci grazie ad una proiezione bilingue», ha commentato il direttore artistico Federico Vittorini, «siamo ormai una piccola-grande comunità di cinefili, oltre 5mila sulla nostra pagina Facebook. Tanti che non perdono un giovedì, in un centro storico buio e desolato, ma in cui risplendono proiezioni di altissima qualità. Siamo molto contenti del positivo feedback del nostro fedelissimo pubblico che ci auguriamo ci segua e si rafforzi fino a maggio. Il nostro sogno è avere un vero cinema in centro. Ci auguriamo un celere ritorno del cinema Massimo, perché è un luogo di cultura a cui tutti noi siamo legati».