Birra e arrosticini: l’Oktoberfest degli abruzzesi
Accade questo in una giornata anonima di settembre. Diego Fiordigigli, titolare del Pocoloco di Paganica posta su Facebook una foto anonima del Terminal T2 dell’aeroporto di Fiumicino dicendo di mettersi in viaggio per aver da fare dei corsi di aggiornamento, non meglio precisati.
Per qualche ora la sua bacheca, di solito sempre ricca di eventi e appuntamenti promossi dal pub di Paganica è silente. Poi compare una foto inequivocabile, con tanto di immancabile braccialetto ricordo dell’evento e un boccale di Hb.
“Che il corso abbia inizio” scrive, ma il riferimento è all’Oktoberfest di Monaco, evento gettonatissimo anche quest’anno, in programma dallo scorso weekend fino al 3 ottobre. Tre settimane, 35 stand e 98mila posti a sedere: sono questi i numeri della 184esima edizione.
Un dato importante anche quello relativo agli abruzzesi presenti, anche con gruppi organizzati.
Un habituè da queste parti è sicuramente Roberto Di Giovanni, titolare di un servizio taxi di lusso nel Pescarese. Da ventisei anni a questa parte si fa carico di organizzare gli spostamenti di intere comitive, da Pescara, Montesilvano e, in generale, dalla costa abruzzese verso Monaco.
“Da molto tempo”, spiega a Virtù Quotidiane, “siamo al fianco di nostri clienti abituali per questo appuntamento imperdibile: un viaggio e un evento indimenticabili. Piccole comitive di amici si rivolgono a noi come ogni anno per l’immancabile appuntamento con un evento di portata europea. Effettuiamo per tutta la durata della festa della birra bavarese servizio navetta con due viaggi a settimana andata e ritorno per Monaco di Baviera”.
E l’albergo a due passi dagli stand. Diversi i sopralluoghi nelle settimane precedenti all’evento per lavorare alla logistica.
La vera indiscussa regina dell’Oktoberfest è senza dubbio la birra, da assaporare nei tanti stand presenti a Theresienwiese.
Un litro di birra viene chiamato “Mass” e costa intorno ai 10 euro, le birrerie che prendono parte alla manifestazioni sono Paulaner, Spaten, Hofbraü, Hacker-Pschorr, Augustiner e Löwenbräu.
Ogni boccale va accompagnato con il piatto giusto. Dal Weiss Wurst, il panino con wurstel bianco condito con la senape, ai canederli, sino all’arrosto di maiale alla cacciatora: ce n’è davvero per tutti i gusti.
Anche se gli abruzzesi che arrivano qui non si fanno mancare neanche gli arrosticini. Ne sa qualcosa Sara Di Pietrantonio, globetrotter originaria di Avezzano e con base a Londra, dove lavora per un’agenzia di digital advertising technology.
L’entusiasmo è tanto, anche nel seguire la parata dei carri realizzati dalle fabbriche di birra accompagnati dagli osti birrai e dalle cameriere vestite con il tradizionale costume bavarese. Anche Sara se n’è procurato uno.
Torniamo a Diego dal rappresentante di birre Alfredo Dufrelli (come si vede nella foto qui a fianco). Con loro c’è Loris Androne, anche lui paganichese doc, che lavora al bar River.
“È stata un’esperienza importante”, commenta Fiordigigli. “Abbiamo visto da vicino uno dei festival più importanti a livello continentale. Portiamo a casa tante idee piccole e grandi”.
Intanto, lo aspetta un rientro infuocato. Fiordigigli che gestisce la “Phm events” insieme a Chiara Masciovecchio sta lavorando in questi gironi per organizzare il concerto che vedrà ospiti “Claudio Simonetti’s Goblin”, noto gruppo del cinema horror italiano, firma divenuta famosa grazie alle colonne sonore dei film del regista Dario Argento.
Saranno live all’Aquila il 5 ottobre al centro culturale di Tempera alle ore 21,30.