20 Gennaio 2017 Condividi

Hotel Rigopiano, l’evoluzione dei soccorsi in diretta social

Situazione in continua evoluzione all’hotel Rigopiano di Farindola, dopo 42 ore dalla valanga che ha distrutto l’albergo. Gli uomini del soccorso li hanno individuati nella zona delle cucine sotto un solaio. Nel gruppo dei sopravvissuti estratti anche una mamma e suo figlio: la donna è la moglie di Giampiero Parete, il superstite della slavina. “Andate da mia figlia è nella stanza accanto”, ha detto la donna ai soccorritori, che ora stanno infatti cercando la bambina. Madre e figlio sono stati portati all’ospedale di Pescara, dove hanno potuto riabbracciare Parete.


Ci sarebbe anche un altro bambino trovato vivo e si tratterebbe di Edoardo, il figlio di Sebastiano Di Carlo e della moglie Nadia, di Loreto Aprutino (Pescara). A dirlo è la zia del piccolo, Simona di Carlo: “E’ un miracolo, è una situazione stupenda e indescrivibile, hanno trovato mio nipote Edoardo. Fatemi arrivare da lui”. “Appena ci hanno visto erano felicissimi e non sono riuscite a parlare. Dagli occhi si capiva che erano sconvolti positivamente per averci visto”, ha raccontato il vice brigadiere del soccorso alpino della Guardia di finanza Marco Bini. Mamma e figlio stanno bene e, dopo essere stati stabilizzati, sono in osservazione, fa sapere il direttore sanitario aziendale della Asl di Pescara, Valterio Fortunato. Si attende l’arrivo di altri quattro pazienti, uno dei quali, secondo la Als, è in già volo. Non si conoscono al momento condizioni cliniche e generalità. Per ora Parete è stato solo informato, ma non ha ancora riabbracciato la moglie e il figlio.

“Con i quattro ancora da recuperare – spiega Luca Cari, responsabile della comunicazione in emergenza dei vigili del fuoco – siamo in contatto vocale. Sono all’interno di un vano, non facile da raggiungere”. Il gruppo si trova nella zona ricreativa dell’albergo, dove c’erano il bar e la sala biliardo.

Il primo contatto con il gruppo è stato poco dopo le 11, grazie ai cani che li hanno individuati. Dall’esterno, infatti, non si sentivano voci: la struttura li ha protetti ma non permette di comunicare con l’esterno, anche a causa della neve che assorbe i suoni. “E’ stato bellissimo, non credevano ai loro occhi e ci abbracciavano”, ha raccontato il soccorritore che però avverte: “Più di tanto non si può andare avanti perché c’è il rischio che parti della struttura possano crollare”. E con l’aumento delle temperature “aumenta il rischio di nuove slavine, un rischio particolarmente elevato nell’area – ha spiegato Bini – dietro l’albergo che rimane molto pericolosa”.

Valanga su hotel, estratti vivi mamma e figlio: il momento del salvataggio

Ad aiutare i soccorritori nelle ricerche c’è un manutentore dell’albergo, Fabio Salzetta. Con lui anche una donna estratta viva. Insieme stanno indirizzando i vigili del fuoco nelle aree dell’hotel dove si trovavano i clienti prima della slavina, per accelerare le operazioni di soccorso.

In salvo la famiglia di Osimo. Sono salvi tre dei dispersi marchigiani che si trovavano nell’Hotel Rigopiano. Sono Domenico Di Michelangelo, 41 anni, di Chieti, poliziotto in servizio a Osimo, in provincia di Ancona, la moglie Marina Serraiocco, 37 anni, di Popoli, e del loro bambino di 7 anni. Lo conferma il sindaco di Osimo Simone Pugnaloni, che cita fonti “dei familiari e delle forze di polizia” ma è da confermare ufficialmente.

“Questo recupero di superstiti ci regala ulteriori speranze”, ha detto Titti Postiglione, responsabile emergenze della Protezione civile durante il punto stampa a Rieti. “Saremo tranquilli quando questi saranno tutti adeguatamente assistiti come le prime due persone già soccorse”, ha spiegato Postiglione. “Poi capiremo se si tratta di un episodio isolato o di una serie di episodi, e questo guiderà le operazioni di soccorso. Speranze le abbiamo sempre avute, anche se in questo tipo di operazioni si affievoliscono via via che passa il tempo”.

Fonte: Repubblica.it