Ironman 70.3 il pasticcio nel nuoto non rovina la festa
Una festa di sport cui fanno da contraltare la delusione degli atleti per l‘annullamento della gara di nuoto, causa maltempo, e i problemi alla viabilità in città e in provincia a causa della prova di ciclismo. A questo si aggiungono delle condizioni proibitive del mare a ridosso delle partenze dei non professionisti. Condizioni che hanno spinto la Capitaneria di porto a fermare la prova in acqua poco dopo la partenza dei professionisti. Resta il fatto che quest’anno l’Iron,a 70.3 Italy ha riemputo di colori e di persone Pescara. Il tutto nonostante il maltempo che ha condizionato la gara sportiva, lo spettacolo e accuito i problemi alla circolazione stradale.
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La gara. La gara maschile è stata vinta dalo svizzero Ruedi Wild che ha preceduto gli austriaci Paul Reitmayr e Thomas Steger, primo degli italiani Marco Dalla Venezia. Quella femminile è andata a Nicola Spirig, anch’essa svizzera, che ha preceduto Bianca Steurer (Austria) e Carina Brechters (Germania), prima delle italiane Marta Bernardi (quinta). Ma al di là del lato agonistico quella di Pescara è stata una festa per tanti appassionati di sport. Ed è per questo che tra i dilettanti è stata forte la delusione per l’annullamento della gara di nuoto, imposta dalla Capitaneria di porto a causa del maltempo. Una decisione arrivata quando cento atleti dilettanti avevano già effettuato la prova nonostante le condizioni quasi proibitive del mare.
La delusione dei nuotatori. La gara è partita regolarmente alle 12. I primi a cominciare la gara sono stati i 23 professionisti che hanno completato la gara regolarmente. Poi la partenza dei dilettanti. Tutti in acqua ma poco dopo arriva l’ordine della capitaneria di porto di sospendere la gara. A causa del mare mosso e del vento l’autorità marittima non poteva garantire la sicurezza dei concorrenti. Circa cento dilettanti hanno però completato la prova di nuoto e da qui è cominciata la polemica. I concorrenti, dismessa la muta, hanno subito affrontato la gara di ciclismo. Le staffette hanno comunque portato a termine la gara in cui, cronometricamente, sono state considerate valide le prove di corsa e di bici.
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Nessun incidente grave. Rispetto allo scorso anno notizie positive sul fronte di malori e problemi di salute: si contano solo escoriazioni dovute all’urto con gli scogli e a cadute in bicicletta. A garantire l’IronMan dal punto di vista sanitario sono stati gli uomini del 118 e quelli della Misericordia che con centinaia di uomini, postazioni mediche avanzate, ambulanze e mezzi hanno presidiato le strade e il mare. In acqua invece in azione la Fisa (federazione italiana salvamento acquatico), anche con 3 unità cinofile (il labrador Ambra, e i golden retriver Anuk e Ambra), e gli Angeli del Mare.