L’Aqula, Mondiali di sci: delegazioni in arrivo
20 Febbraio 2016 Condividi

L’Aqula, Mondiali di sci: delegazioni in arrivo

A tre giorni dal via ufficiale dei Mondiali studenteschi di sci, l’Altopiano delle Rocche si prepara a trasformarsi in un villaggio globale colorato dalle bandiere delle 17 delegazioni nazionali partecipanti. Sono gli scozzesi i primi nella lista degli arrivi. La rappresentativa arriverà a scaglioni nell’arco di questo pomeriggio tra gli aeroporti di Ciampino e Fiumicino. Un gruppo di 25 persone tra atleti e dirigenti guidato da Patrick Erdal. Si dicono pronti a dare battaglia, ma anche a divertirsi mostrando quel consueto carisma che contraddistingue gli scozzesi.

E poi chissà, magari qualcuno sarà disposto a barattare del Whisky doppio malto con della genziana locale. Attenzione, però, solo i dirigenti potranno assaggiarlo, perché l’alcol tra gli atleti è vietatissimo e le rigide regole dell’Isf – l’International School Sports Federation – non fanno sconti. Da qui a martedì arriveranno anche le altre rappresentative (Austria, Belgio Dg, Belgio Fc, Croazia, Inghilterra, Estonia, Francia, Germania, Russia, Slovacchia, Spagna, Svizzera, Turchia, Italia A, Italia B, Serbia) per un totale di oltre 500 persone che saranno alloggiate negli alberghi di Rocca di Mezzo e Lucoli.

In gara atleti di età compresa tra i 12 e i 18 anni che frequentano le scuole medie (categoria C1) e superiori (categoria C2). Il programma prevede per lunedì le prime riunioni tecniche, mentre il giorno seguente tutti gli atleti potranno provare le piste di gara per poi partecipare nel pomeriggio alla cerimonia d’apertura che si terrà in piazza Duomo all’Aquila. Le gare sono tutte in programma tra Campo Felice e nel comprensorio di Ovindoli-Monte Magnola. Si gareggia nello sci alpino (gigante e slalom) e nello sci da fondo con varie prove e specialità, anche a staffetta. Al Comune di Rocca di Mezzo è stato allestito il quartier generale del comitato organizzatore, con area tecnica, settore stampa e zona accrediti. Tutti gli standard di sicurezza sono stati attivati, ma si tratta di una prassi.

di Fabio Iuliano – fonte il Centro