A Bruxelles coi sindaci a caccia di risorse Ue
BRUXELLES. #NoAusterity #RipDemocracy. I manifesti sulle porte delle stanze degli esponenti Efdd hanno i colori della piazza. Segno di un’Europa che vuole ritrovarsi unita, ma che vuole anche affrancarsi da parametri e «regole di ingaggio» troppo stringenti per le forze dei singoli Paesi. Quei colori rassicuranti di una bandiera della pace che spunta sul personal computer dell’europarlamentare del Movimento 5 Stelle, Daniela Aiuto mai stanca di spiegare che si può essere euroscettici e lavorare, comunque, settimanalmente per affermare le proprie idee in commissione. VIDEO
Una grinta che magari non ti aspetti da una 39enne che da qui a qualche settimana darà alla luce il suo quarto figlio, una femminuccia dopo i primi tre maschietti, William, Alessandro e Francesco. Che si tratti di rilanciare misure di architettura sostenibile, di innovazione energetica oppure perseguire una battaglia tutta personale come la lotta al pannolino usa e getta giudicato a suo dire «troppo impattante per l’ambiente e quindi da mettere al bando», l’entusiasmo è lo stesso.
La Aiuto concilia il suo impegno nelle commissioni trasporti e pari opportunità, con delle iniziative orientate all’Abruzzo. «In questa sede posso raccogliere le istanze della mia terra», spiega, «tanto si può fare per rilanciare la nostra regione con una politica ispirata da un’economia sostenibile. Servono azioni concrete e trasparenti, per questo mi trovo talvolta a chiedere chiarimenti su operazioni “particolari” come la nascita dell’azienda unica dei trasporti». Nasce da queste premesse la scelta di convocare periodicamente a Bruxelles imprenditori, amministratori locali, ma anche singoli elettori. Queste visite sono possibili grazie a delle risorse stanziate ad hoc dall’Ue per sostenere proprio dei programmi volti a permettere di conoscere da vicino il Parlamento europeo. La settimana scorsa è stato il turno di alcuni sindaci dell’area Frentano-Vastese. È stato Ludovico Monforte, dipendente di Unioncamere Lombardia a fare il punto sulle risorse Ue a gestione indiretta, stanziate cioè dalla Commissione Europea ma gestite dalle autorità statali, regionali e locali anziché direttamente dall’Ue attraverso bandi. Mentre il programma Por 2007-2013 è in fase di liquidazione, la partita si gioca tutta per i prossimi sette anni. «Chiamata a fare delle scelte precise», ha spiegato Monforte, «l’Abruzzo ha detto di voler orientare in modo deciso il Por 2014-2020 verso il sostegno ai settori produttivi, nella speranza che il rilancio del sistema delle imprese potrà garantire una ripresa della crescita e dei livelli occupazionali».
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