Assegnazione case, la rabbia di anziani e single senza alloggi
Infuocata assemblea nella tensostruttura di Paganica, restano da sistemare 1.300 nuclei. Si è discusso anche del caso del barbiere di 103 anni rimasto senza abitazione. Galletti (Onlus): i disagi emergono dopo 9 mesi
di Fabio Iuliano
L’AQUILA. Cresce la protesta dei cittadini delle frazioni per i ritardi sulle assegnazioni degli appartementi antisismici. Atmosfera rovente, ieri pomeriggio, nella tensostruttura di Paganica, all’interno dell’area che ospitava le giostre, dove il problema degli alloggi per i single, gran parte dei quali anziani, è venuto fuori in tutta la sua drammaticità, con quasi 1.300 nuclei ancora da sistemare nel capoluogo. «Che volete fare di noi anziani, volete spararci uno dopo l’altro per risolvere il problema?», tuonano dalle ultime file rivolti ai rappresentanti locali che, dal canto loro, ribadiscono di essere «sempre stati dalla parte dei cittadini».
Che il clima fosse teso lo si sapeva, anche perché il confronto ha coinvolto oltre 150 persone, molte delle quali ancora in attesa di un appartamento, gran parte delle quali a Paganica. «Dopo 9 mesi», spiega Fernando Galletti (Salviamo Paganica) «i problemi di questa zona sono enormi. Solo ora stanno venendo fuori gli esiti degli esami della microzonazione e non si capisce perché per il progetto Case sono stati utilizzati tanti terreni di questa zona, lasciando libere le aree più a ridosso dell’Aquila. E tanti anziani rischiano di restare fuori».
AUGUSTO IL BARBIERE. L’esempio emblematico è quello di Augusto Rossi, il mitico barbiere di 103 anni che non ha ancora avuto l’assegnazione di un alloggio perché è fuori da tutte le liste. La sua storia, raccontata dal Centro, viene fuori in assemblea. Il personaggio, dopo la lettera del Comune che gli dice: «Per te non c’è posto», non dispera e attende una casa con i suoi familiari.
LE FRAZIONI. Per molti l’obiettivo prioritario è di preservare l’identità delle singole frazioni. «Vogliono utilizzare i Moduli abitativi provvisori di Bagno e Monticchio per piazzare quei nuclei che sono avanzati all’Aquila», spiega Massimo De Simone, «ma qui c’è da considerare che lo scopo primario dei Map è quello di dare una risposta abitativa ai residenti del posto». Cosicché, anche un’innocente proposta da parte dell’assessore comunale alle Politiche abitative, Giustino Masciocco, di distribuire su più frazioni i nuclei in attesa, fa saltare i partecipanti dalla sedia. A Bagno sono circa 200 i Map a disposizione, di questi 60 sono stati già consegnati e altrettanti lo saranno nei prossimi giorni, mentre a Monticchio sono 64 in totale i Map previsti. Significativo l’intervento del consigliere comunale Pasquale Corriere per ricordare che ha avviato un’indagine per accertare le motivazioni che hanno portato alla realizzazione nel Comune di Pizzoli di 150 Map di troppo.
PROTEZIONE CIVILE. Nessuno della Protezione civile si fa vivo, nonostante l’invito ufficiale dell’assemblea moderata da Berardino Zugaro, presidente di Salviamo Paganica, insieme al presidente di Circoscrizione, Ugo De Paulis, e al presidente degli Usi Civici, Roberto Romanelli. Ma a Guido Bertolaso, devono aver fischiato le orecchie anche in Giappone, per le volte che il dipartimento è stato nominato nel corso dell’assemblea. «Ho apprezzato molto l’operato della Protezione civile», premette Daniele Ferella, «ma devo constatare che ultimamente i funzionari si sono sottratti ai confronti e spesso hanno agito senza raccordarsi con gli enti locali. Ad esempio la scelta dell’area dove realizzare Map a Bazzano è stata presa senza consultare il parere della circoscrizione, così la zona designata va a coincidere col punto di arrivo nel progetto della variante Sud». Si chiede anche più trasparenza nelle assegnazioni. «Nei criteri indicati», spiega Carla Fiordigigli, «c’era quello di dare priorità agli abitanti delle frazioni, specie nella nostra che è vincolata», mentre sua sorella Anna, con le lacrime agli occhi, rivela di essere venuta a conoscenza dall’Urp il 22 dicembre che sua madre non avrebbe avuto l’appartamento. A Paganica la priorità è sistemare 95 nuclei da una persona, 65 nuclei da due.
I CRITERI. L’assessore Masciocco ribadisce che i criteri scelti ed utilizzati per l’assegnazione dei Map sono «non solo chiari e trasparenti, ma indicati nelle ordinanze, avvalorati nel corso dei colloqui per la verifica dei requisiti e suggellati nei successivi contratti di locazione. Nei paesi, con il supporto dei presidenti di circoscrizione, si chiede una modifica dei criteri adottati sino ad ora, ma ciò non è ammissibile. Il problema vero è che lo Stato ha determinato una carenza di oltre 1000 alloggi».