Riapre la funivia del Gran Sasso: “Obiettivi rispettati”
Tre chilometri in linea d’aria per superare un dislivello di poco più di mille metri, da Fonte Cerreto (1.115 metri) a Campo Imperatore (2.130 metri), lungo un percorso panoramico di circa 7 minuti a lato del vecchio impianto, risalente agli anni ’30 del secolo scorso. È tornata in funzione oggi la funivia del Gran Sasso d’Italia, dopo la conclusione degli interventi di sostituzione delle quattro funi portanti installate nel 1986.
Il cambio funi fu imposto all’inizio dello scorso anno da Ansfisa (Agenzia del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti), in qualità di ente statale competente, come conseguenza di un esposto alla Prefettura dell’Aquila presentato da un appassionato della montagna.
Poi gli atti sono furono trasferiti al Ministero che ha bloccato gli impianti, salvo alcune deroghe per consentire la stagione sciistica. L’esposto portava la firma del dirigente generale di Ansfisa, l’ingegnere Pietro Marturano, lo stesso che ieri ha siglato il nulla osta per la riapertura, d’intesa con la Regione Abruzzo, dopo le verifiche tecniche sull’impianto.
“Riaprire prima di Ferragosto era un obiettivo sfidante – ha detto Biondi – ma necessario per tutelare l’economia del territorio e offrire un servizio fondamentale a cittadini e turisti. Entro il 1° agosto i lavori erano pressoché finiti in attesa dei controlli. Ci tengo a dire che salire sull’impianto non ha mai costituito un pericolo, in ogni caso abbiamo comunque deciso di avviare in anticipo il piano ventennale di manutenzione”.
Le nuove funi sono arrivate dall’azienda svizzera Fatzer, per un investimento di oltre 4 milioni di euro finanziati dal Comune con avanzo di amministrazione. Attesi altri 3,5 milioni di fondi ministeriali per la revisione generale. Oggi la corsa inaugurale, alla presenza del sindaco dell’Aquila, Pierluigi Biondi, dell’amministratore unico del Centro Turistico del Gran Sasso, Gianluca Museo, del consigliere comunale con delega alle Politiche per la montagna, Luigi Faccia, di altri componenti della Giunta e del Consiglio comunale e della stampa.
Con la riapertura della Funivia si compie un ulteriore passo nel più ampio piano di rilancio del comprensorio montano del Gran Sasso, sostenuto da interventi e finanziamenti importanti. Previsti interventi per cabinovia Fossa di Paganica–Scindarella (19,6 milioni), recupero albergo di Campo Imperatore (3,8 milioni), ostello con tunnel (1 milione), parcheggio e collegamento Piazzale Simoncelli (1,7 milione), lavori Hotel Cristallo (1,2 milioni), revisione Scindarella e due nuovi tappeti mobili. Sul fronte economico: bando Restart con 10 milioni alle imprese turistiche e ‘L’Aquila città di montagna’ con 140 mila euro per eventi.
