Tra le difficoltà che hanno segnato la mia infanzia c’è stato (anche) il divieto assoluto di usare coriandoli durante le feste in maschera, a scuola come in parrocchia. Mi è mancato molto quel momento liberatorio in cui apri i pugni e rovesci sul mondo – o almeno sul tuo compagno di merendina – due terzi di quella inaccessibile busta colorata, scatenando una tempesta artificiale che nessuna stella filante poteva eguagliare. Già, perché le stelle filanti, facili da raccogliere e pulire, erano permesse. I coriandoli, no.
Crescendo, però, alcuni divieti iniziano ad avere un senso. I coriandoli tradizionali, fatti di plastica o carta, finiscono spesso nei tombini dopo le feste in piazza, contribuendo all’inquinamento e alla diffusione di microplastiche nei fiumi e nei mari.
E proprio da questa consapevolezza è nata la Saatgutkonfetti, un’azienda tedesca che ha trasformato un gesto di festa in un atto ecologico.
Dietro il progetto ci sono Philip, Katja e Chris, professionisti con competenze diverse – Design del prodotto, Geografia ed Economia – accomunati dalla volontà di cambiare le cose. L’idea è nata come progetto universitario di Philip, cresciuto a Colonia, città simbolo del Carnevale alemanno, dove ogni anno si accumulano circa 400 tonnellate di rifiuti legati ai festeggiamenti. Nel 2018, insieme ai suoi soci, ha deciso di trasformare questo problema in un’opportunità e ha fondato Saatgutkonfetti.
Ancora oggi, i loro coriandoli sono realizzati con amido di mais e contengono 23 varietà di semi di piante selvatiche. Una volta sparsi a terra, laddove il terreno lo consente, si biodegradano e danno vita a fiori come margherite, fiordalisi e papaveri. Quindi, non solo evitano l’inquinamento, ma contribuiscono alla biodiversità, offrendo cibo per api e farfalle. La scelta dei semi, inoltre, viene adattata in base alle regioni di vendita, per rispettare gli ecosistemi locali.

Il processo artigianale e l’uso di semi di alta qualità rendono il prodotto più costoso rispetto ai coriandoli tradizionali, ma il prezzo include un valore aggiunto: una parte dei ricavi viene devoluta a organizzazioni umanitarie come Medici Senza Frontiere e SOS Children’s Villages.
La Saatgutkonfetti non è l’unica sul mercato: ci sono alternative come gli ECOriandoli (Made in Italy) in carta piantabile con semi misti o quelli promossi dalla Bienenmagnet. Non manca chi suggerisce un divertente fai-da-te: prendere una perforatrice e bucare delle foglie non troppo secche, magari appena cadute, di colore diverso, raccolte dopo una passeggiata al parco! Qualche spunto su Etsy – LaMiaCasa.
E dal carnevale alle altre feste il passo è breve: se i Saatgutkonfetti e simili si trovano ormai in negozi biologici, concept store e piattaforme online, è altrettanto vero che sono sempre più richiesti per matrimoni, festival, happening, magari a forme di cuore o di stellina. Anche le aziende hanno modo di personalizzare le confezioni con il proprio logo, trasformando un semplice gadget in un messaggio di sostenibilità.
Che la festa continui dunque, ma nel rispetto dell’ambiente. Di Fabio Iuliano su InfoKids.it
