Rugby: abruzzesi in evidenza agli studenteschi di Agropoli
28 Maggio 2024 Condividi

Rugby: abruzzesi in evidenza agli studenteschi di Agropoli

Dopo un articolato percorso di qualificazione che ha coinvolto l’intero territorio nazionale nell’arco dell’anno scolastico 2023-2024, sono stati circa in 400 gli alunni che si sono ritrovati a Paestum e Agropoli (Salerno) per i Campionati nazionali studenteschi di ‘tag rugby’ (variante che non prevede il contatto fisico) nella categoria Cadetti e Cadette di tutte le regioni italiane.

Un totale di 40 squadre composte da giocatori da giocatrici e giocatori delle classi seconde e terze delle scuole medie. A rappresentare l’Abruzzo, l’Istituto comprensivo Carducci di L’Aquila per la divisione maschile e la scuola media Ovidio di Sulmona (L’Aquila) per la divisione femminile. Quest’ultima ha visto la giovane Ludovica Olivieri premiata come miglior giocatrice del torneo. In campo per il capoluogo peligno anche Giulia Incani, Lorena Ciamacco, Stefania Caminiti, Giulia Di Pietro, Marzia Spoletini, Valentina Pacella, Sofia Di Fiore, Silvia Berarducci, Camilla Cianchetta.

Per quanto riguarda gli aquilani, capitanati da Massimo D’Onofrio, “figlio d’arte” del campione neroverde Marco, hanno battuto il Trentino nella giornata d’esordio, perdendo poi contro Liguria e Friuli. A seguire, un pareggio con la Calabria e una sconfitta con il Lazio. Nella seconda giornata, la formazione aquilana, allenata da Ermanno Palmerio, ha battuto Friuli, Valle D’Aosta ed Emilia Romagna, perdendo con la Sicilia e la Lombardia.

Nella giornata conclusiva, l’Abruzzo ha disputato solo due partite contro Valle D’Aosta e Friuli, vincendole entrambe, ma a condizionare il piazzamento finale (undicesimo posto) è stato un ricorso presentato in relazione a un’irregolarità nei cambi. In campo Patrick Aloisio, Leonardo Berardi, Alessandro Catelli, Daniele Tommaso Ciuffetelli, Massimo D’Onofiro, Sergio Di Pietro, Federico Iuliano, Andrea Marenco, Leonardo Pescatore, Francesco Salute, Luca Zimar. In delegazione anche il professor Francesco Ciaglia. Emozione nelle fasi protocollari delle cerimonie di apertura e chiusura, sullo sfondo degli scavi di Paestum.

Y3M