Incidente Air Show: sorvolo Frecce Tricolori sull’Aquila
Una tragica fatalità, un destino atroce e beffardo. Difficile trovare altre parole per definire l’incredibile incidente costato la vita questa mattina, all’Aeroporto dei Parchi all’Aquila, a Paolo Dal Pozzo, 41enne copilota dell’elicoccorso del 118, investito da un’autocisterna in fase di manovra sulla pista nella prima giornata dell’Air Show. Difficile anche ricostruire come l’uomo – dipendente di Avincis, società affidataria dell’elisoccorso in Abruzzo – sia finito fra motrice e rimorchio, senza accorgersi che il mezzo pesante si era messo in moto; a distrarlo, forse, il rumore dei motori dei velivoli.
Domande alle quali potrà dare risposta l’inchiesta, avviata dal procuratore capo dell’Aquila facente funzione, Fabio Picuti, con le indagini affidate alla Polizia che sta raccogliendo le testimonianze dei tanti arrivati per assistere alle prove delle Frecce Tricolori. La manifestazione è stata, poi, definitivamente annullata nel primo pomeriggio.
“Con il dolore nel cuore per questa nuova tragedia che ha colpito gli operatori del 118, insieme agli organizzatori della manifestazione abbiamo condiviso la necessità di annullare gli eventi dell’Air Show previsti oggi e domani – ha comunicato il sindaco dell’Aquila, Pierluigi Biondi – Per rispetto della moglie e dei figli di questa persona la scelta di annullare la manifestazione è la più giusta”. Parla di nuova tragedia il sindaco. Perché per tutti è stato inevitabile tornare con la memoria al 24 gennaio 2017, quando sulle montagne abruzzesi, pochi giorni prima funestate dalla valanga di Rigopiano, un elicottero del 118 precipitò in località Monte Cefalone, non lontano dalle piste da sci di Campo Felice dove l’equipaggio, cinque persone, aveva appena recuperato un ferito: morirono tutti.
“Sono profondamente rammaricato. Tutta la mia solidarietà alla società Avincis e soprattutto le mie condoglianze alla famiglia del copilota morto in questo modo così tragico” ha dichiarato il responsabile del servizio 118 della Asl 1 Avezzano Sulmona L’Aquila, Gino Bianchi. Originario di Acqui Terme (Alessandria), Paolo Dal Pozzo ha prestato servizio come pilota anche in Toscana e in Lombardia. Per lui anche il cordoglio, espresso su X, dell’Aeronautica Militare.
E il pensiero non può non andare ad altri incidenti, due solo nel 2023, legati in qualche modo a esibizioni delle Frecce. Il 16 settembre nel Torinese un velivolo delle Frecce si schiantò vicino all’aeroporto di Caselle, provocando la morte della piccola Laura Origliasso, appena 5 anni, che era in auto con la famiglia. E ad aprile era morto, in un volo privato, il capitano dell’Aeronautica Militare Alessio Ghersi, 34 anni, che nella Pattuglia acrobatica nazionale era Pony 5, secondo gregario alla destra del capo formazione. Le Frecce non furono presenti quindi ai vari Air Show delle settimane successive.
Nel 2015 due monoposto a elica della pattuglia acrobatica che si esibiva prima delle Frecce Tricolori si scontrarono nel cielo di Tortoreto (Teramo), precipitando in mare: morì uno dei due piloti, Marco Ricci, 47 anni di Siena. E’ però il disastro di Ramstein ad aver segnato per sempre la storia delle Frecce: il 28 agosto 1988 durante l’Airshow Flugtag nella base Nato in Germania tre aerei della pattuglia acrobatica italiana entrarono in collisione precipitando in fiamme sulla pista e sulla folla: morirono 70 persone, altre 450 rimasero ferite.