Bukowski, a night with Hank
“Non ho voglia di imparare, mi sento perfettamente normale nel mio mondo folle; non voglio diventare come gli altri”. Charles Bukowski amava parlare di sé anche in questi termini. Domani, nel mese che segna i trent’anni dalla morte del controverso scrittore e poeta underground statunitense, scomparso nel 1994, arriva al Teatro Fenaroli di Lanciano, alle ore 21, Bukowski, a night with Hank.
Il monologo, onirico, originale, sorprendente, che ha già calcato, con enorme successo di pubblico e di critica, i palchi dei più grandi teatri italiani, nasce da un testo di D. Francesco Nikzat, è diretto e interpretato dall’attore Roberto Galeano e prodotto dal Teatro dei Limoni di Foggia. Inoltre, ha vinto il premio per il miglior testo al Festival “Voci dell’Anima” e il premio della giuria al Giovani Festival Doit.
Lo spettacolo, che costituisce il terzo appuntamento della Stagione 2023/2024 del Teatro Contemporaneo, diretta dagli attori e registi Rossella Gesini e Stefano Angelucci Marino, e promossa dal Comune, più che essere un tributo al prolificissimo autore, attraverso la lettura dei suoi testi, è un incontro immaginario con l’essenza più autentica e vera dell’uomo, su ciò che Charles è oltre il suo mito. Galeano, per una sola notte, veste i panni di un personaggio che decide di mostrarsi per quello che realmente è, al di là dell’alcool, del fumo, del sesso, e di quell’aura da ultimo poeta maledetto.
Dietro Charles c’è Hank, che ha nelle pieghe dell’anima un uccellino blu, il blue bird che compare in una poesia di Bukowski, simbolo interiore della parte più profonda di un genio semplice e sensibile, da molti liquidato soltanto come un ubriacone. Guardare le cose dalla prospettiva di Hank è come guardare dal finestrino del treno che viaggia pigro tra l’umanità. Si osservano uomini e donne attraverso gli occhi crudeli ma disillusi di un bambino. Hank incarna un incontro tra parole e musica: molto di ciò che ha scritto sembra quasi portare con sé ritmi, suoni, colori inconfondibili.
Ascoltando attentamente, è quasi naturale inventare una canzone, comporre un pezzo. Hank abbraccia parole, musica, storytelling, un po’ come durante i reading dello stesso Bukowski. La scelta di portare in scena questo monologo rivela il desiderio di celebrare Bukowski non solo come un’icona della controcultura, ma come un uomo che ha saputo tradurre la sua sofferenza e la sua ribellione in una forma d’arte autentica e indelebile. Si tratta, dunque, di un’opportunità imperdibile per immergersi nelle profondità della mente di uno dei più grandi scrittori del ventesimo secolo. Lo spettacolo si propone dunque come un viaggio tra le righe di quei numerosi versi, racconti, romanzi che hanno consacrato la sua penna a livello internazionale. (Info e prenotazioni: 340.9775471).