Torna la rassegna “Teatro a merenda”
Ormai è pleonastico dire che il teatro torna a respirare dopo i singhiozzi degli ultimi due anni. Non è affatto superfluo, tuttavia, annotare il ritorno “con formula piena” di una proposta che mette insieme l’associazione Ricordo e l’associazione Brucaliffo: “Teatro a merenda”.
Da domenica 12 febbraio a domenica 7 maggio, lo Spazio Rimediato dell’Aquila apre la sua platea ai bambini e ragazzi, con 5 spettacoli a loro dedicati. Il teatro già c’era, quella che torna è la merenda dopo gli applausi finali, a differenza delle ultime edizioni in cui patatine e bibite erano solo simboliche.
Anche stavolta è messa in campo una singolare programmazione dedicata alle famiglie. Si parte con “Il signor Muh”, spettacolo di e con Emilio Ajovalasit del Teatro Atlante, realtà palermitana che dal 2006 si occupa di produzione, formazione e ricerca teatrale con uno sguardo particolare rivolto alla realtà quotidiana, in una continua contaminazione fra teatro e vita.
Anche l’attrice aquilana Cecilia Cruciani, una delle anime del Brucaliffo, ha collaborato con questa realtà, in occasione dello spettacolo “All’ombra dei Giganti”, liberamente ispirato ai testi dei due premi Nobel, Luigi Pirandello e Wislawa Szymborska, con regia dello stesso Ajovalasit. Il 26 febbraio sarà la volta dello spettacolo “Il sogno di Pisolino”, di e con Fabrizio Pompei e Maria Di Giulio. Un contastorie accompagnato da suoni, canzoni e danze racconta in rima la storia di un bambino sognatore, Pisolino, che insieme a simpatici animali attraversa paesaggi straordinari, vive e fa vivere bellissime emozioni ai piccoli spettatori, li coinvolge in un viaggio fantastico. I sogni velocemente si susseguono, uno dopo l’altro, senza soluzione di continuità e Pisolino si immerge sempre di più in un mondo onirico pieno di avventure. Ma al risveglio mattutino cosa gli riserverà la realtà?
Terzo appuntamento, il 12 marzo con “Io pe’ davero” di Stefano Dattrino, attore, acrobata aereo, giocoliere e performer. Il 16 aprile sarà la volta di “Fischietta torna a casa”, di e con Theano Vavatziani, che si fa conoscere dal pubblico come clown Fischietta. Si presenta e si racconta insieme a piccoli oggetti raccolti durante il suo viaggio. Le parole vengono sostituite da un linguaggio corporeo, sonoro, inventato attraverso il gioco.
La comunicazione diventa semplice, chiara, il punto di partenza per lo sviluppo di una relazione con il pubblico immediata e diretta. Lo spettatore si sorprende con il suo coinvolgimento e restituisce allo spettacolo il suo carattere festoso. In chiusura, il 7 maggio, “C’era una volta Pinocchio”, spettacolo diretto da Antonello Santarelli, con Roberto Ianni, giovane attore e regista. (fab.i.)
Fonte: il Centro