Mammut, L’Aquila ritrova la sua star
L’Aquila ritrova la sua superstar: con un nuovo allestimento nel bastione est del Castello cinquecentesco, il Mammut riapre alla città con una serie di appuntamenti in programma da oggi e per tutti i week-end sino a domenica 8 maggio, su prenotazione ma con orari continuati dalle 10 alle 17. Illustrazioni e percorsi visivi affiancano il grande fossile al centro della stanza che lo custodisce dal 1958. Ora, il Mammut ha un’immagine dietro di sé, come un “gemello” che lo affianca in un rituale quotidiano, quasi a restituirgli dei movimenti persi oltre un milione di anni fa.
L’ILLUSTRAZIONE
Parliamo della ricostruzione disegnata di Benoit Clarys famoso illustratore museografo specializzato nella Preistoria, i cui lavori esprimono realisticamente la straordinaria avventura dell’umanità e le sue tappe evolutive. Le opere di Clarys abbelliscono alcuni tra i maggiori musei europei. Le illustrazioni, incisive, dettagliate, restituiscono una dimensione sì scientifica, ma anche vitale ed emotiva, avvicinando un passato incredibilmente lontano al nostro presente.
Ma non è tutto. A completare l’istallazione, nella sala sono inoltre esposti, all’interno di alcune teche, zanne e molari di un mammut femmina, di circa trent’anni, ritrovati sempre in terra aquilana, precisamente a Campo di Pile, e resti di rinoceronte, ippopotamo antico, megacero, rinvenuti nella zona di Pagliare di Sassa e risalenti a circa 700mila anni fa. Un arricchimento possibile grazie al prestito della Soprintendenza Abap di Chieti e Pescara.
«La storia è alla base di tutto e quest’apertura rappresenta uno slancio verso il futuro», ha detto la direttrice delegata del Museo nazionale d’Abruzzo, Federica Zalabria, in occasione della presentazione ufficiale delle iniziative. «Il fatto che ci si possa riappropriare di questi spazi lancia un messaggio di ripartenza». Nell’arco dell’autunno ci sono state altre sporadiche occasioni per visitare il Mammut, ma stavolta si tratta di un appuntamento strutturato.
IL SIMBOLO
«Porterò i miei figli», ha detto il sindaco, Pierluigi Biondi. «Il Mammut è un’icona della città, e abbiamo tutti grande voglia di rinnovarci intorno a questo luogo identitario».
Presenti alla conferenza anche direttore generale dei musei del Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo, Massimo Osanna, e il responsabile del segretariato regionale per l’Abruzzo Nicola Macrì.
IL PRIMO LOTTO
Un’occasione anche per fare il punto sui lavori di ristrutturazione del Forte Spagnolo che torna ad ospitare parte del Munda, attualmente nella sede di Borgo Rivera. Con il primo lotto di lavori, il Castello potrà usufruire di un ulteriore finanziamento nell’ambito del fondo complementare Pnrr che servirà per completare la parte di lavori dedicata ad arredi ed allestimenti. «Questo di oggi è il primo assaggio di quello che sarà il museo non appena i lavori saranno terminati, realizzato grazie soprattutto alla rete creatasi tra le istituzioni», ha commentato il professor Osanna.
LE VISITE
Per visitare il Mammut sarà necessaria la prenotazione sul sito del Munda. Per agevolarla, sarà predisposta negli orari e nei giorni di apertura una biglietteria di fronte all’entrata del Castello. Con il biglietto d’ingresso al Mammut (4 euro intero, 2 euro ridotto per under 25, e gratuità per gli Under 18), sarà possibile anche l’entrata al Munda in via Tancredi da Pentima, di Fronte alle Novantanove Cannelle, fino all’8 maggio. Alle scuole saranno riservati due turni di visita ogni sabato, alle 9 e alle 9.30, con prenotazione obbligatoria al scuole.mammut @gmail.com.