Agesci, scout in festa per guardare oltre
Cancellare il ricordo della Seconda Guerra mondiale dai cuori e dalle menti dei giovani, spingendoli a orientare altrove sacrificio e abnegazione. Questo lo spirito che, nel 1945, 76 anni fa, spinse il giovane salesiano Sor Erminio Iacobacci a fondare il gruppo scout Asci L’Aquila 2, un primo nucleo originario in seno all’Associazione scout cattolici italiani da cui partì tutto. I primi fondatori Vinicio Iorio, Antonio Villani, Fausto Trecco, Vittorio Tracanna e Fabrizio Pica Alfieri, gettarono le basi per il futuro di numerose generazioni. Il cammino di questa realtà incrociò, poi, quello di alcune ragazze, riunite nella sigla Agi (Associazione guide italiane). Nel 1974, i vertici dello scoutismo cattolico italiano unirono Asci e Agi, dando vita all’Agesci con attività che gravitano intorno alla realtà dei Salesiani. Una storia che si ripete, anno dopo anno, come ha ricordato il capogruppo Davide Di Battista, al microfono del campo in erba sintetica che ha ospitato le cerimonie dell’anniversario dei 75 anni…più uno. Un momento di preghiera per celebrare un percorso condiviso.
CHI C’ERA. Tra i protagonisti della giornata, padre Roberto Del Riccio, assistente ecclesiastico generale dell’Agesci, nonché Provinciale gesuita per l’area Euromediterranea; padre Giuseppe De Gennaro dell’Università della Preghiera, don Emanuele De Maria, delegato dell’Italia centrale per la pastorale giovanile salesiana, oltre al cardinale arcivescovo Giuseppe Petrocchi. Quest’ultimo ha parlato dell’importanza del movimento scout come allenamento «all’attenzione agli altri, all’ascolto, al rispetto delle regole e all’ecologia nei confronti del pianeta e in contrapposizione “all’egologia”, il virus dell’ego di cui tutti siamo infetti. Soprattutto», ha aggiunto Petrocchi, «la missione degli scout è volta alla ricerca di pace, anche tra le difficoltà del momento. Anche quando il vento non soffia nella nostra direzione». Presenti alla cerimonia anche altri gruppi scout come Fse, Cngei e Masci.
LE ATTIVITÀ. Del resto, il grande gioco degli scout non si è mai fermato, neanche nei momenti più tragici. Sempre Di Battista, capogruppo insieme a Lorena Tennina, ha ricordato le tante iniziative a partire dal periodo post-terremoto del 2009: «Con don Sergio Borsato, don Roberto Formenti, don Sergio Buttarelli, don Silvio Pietrucci, don Sergio Nuccitelli e ora con don Stefano Pastorino», ha detto, «abbiamo condiviso le difficoltà nel continuare la formazione dei ragazzi; anche quando le attività sono state portate avanti sotto le tende, nei container e nei viottoli del parco Baden Powell. Ancora oggi stiamo attraversando un periodo particolarmente complesso, quello della pandemia. Non ci siamo mai arresi, perché sentiamo nei nostri cuori quello che la strada ci insegna: “Sei soltanto qui, ma la meta è più avanti”».
GLI AUGURI DEL SINDACO. Sulla scia di questo messaggio, il sindaco Pierluigi Biondi, intervenuto all’alzabandiera, ha ricordato che gli scout “Sorridono e cantano anche nelle difficoltà”. Tra i presenti anche i responsabili regionali Agesci Roberto Bollettini e Patrizia Ciccarella, i responsabili di zona Chiara Feltrin e Nunzio De Luca oltre agli infaticabili Ruggero Mariani e Concetta Trecco. Per l’occasione, da Poste Italiane è stato emesso un annullo filatelico speciale. «Siamo lieti di essere con voi», ha detto la direttrice provinciale Roberta Iacovozzi, «per festeggiare questo importante compleanno, celebrato con un annullo filatelico che dona ancora più valore e prestigio alla ricorrenza. Oggi si rinnova una collaborazione che già in passato ha dato i suoi frutti, con l’emissione di francobolli realizzati in occasione di altri traguardi raggiunti dagli Scout a livello mondiale e nazionale».