CHERNOBYL
In tanti hanno evocato Chernobyl in questo ultimo anno, individuando a loro modo analogie e riferimenti indiretti alla sottovalutazione del rischio. Nella mia mente, però, Chernobyl si ferma al primo filo d’erba.
Ricordo le attenzioni che prestavamo anche in Italia riguardo alla contaminazione degli alimenti e dei prodotti del pascolo e dell’allevamento. Alla tv lo ripetevano di continuo e sullo sfondo c’erano le immagini della centrale in rovina.
Però un giorno di quelli mi misi in bocca un filo d’erba senza farci caso. Un gesto distratto, insignificante e senza conseguenze.
Solo una: da quel giorno nella mia testa oltre alla narrazione collettiva aveva trovato spazio quella individuale.
#pensieridicorsa