Ticket to Ride, pt.10: i viaggi del Natale alternativo
La puntata di Natale di “Ticket To Ride” si apre con una versione jazz di Jingle Bells e prosegue passando per Dean Martin con Let it snow: ci si immerge in un’atmosfera magica e sognante, sebbene le feste di quest’anno siano assolutamente diverse da quelle degli altri anni.
Parlare di Natale non è mai facile, si rischia di essere banali, è stato detto tanto, troppo forse, eppure, ogni volta, c’è ancora molto da dire, come ci ricorda Buzzati ne “Il panettone non bastò”. E quindi si prova a riflettere sul significato potente delle attese, che sono il tempo del raccoglimento, del dialogo con se stessi, delle aspettative. Il Natale insegna, insieme, due grandi momenti, quello dell’attesa e quello della festa, l’esplosione della gioia, dunque, dopo la riflessione.
I Subsonica ci ricordano che ci si può però sentire come “Coriandoli a Natale“, seconda traccia proposta, fuori posto quindi, fuori luogo, tristi e inutili come coriandoli al di fuori di un carnevale. Proprio mentre tutti sono felici. E allora il Natale si può trasformare in un’occasione di introspezione, che arriva da spunti regalati dalla letteratura, soprattutto quella nordica, così strettamente legata a filo doppio col calendario natalizio, o dalle grandi e piccole tradizioni e simbologie: perché il vischio, le ghirlande, gli abeti? E ancora, chi è Babbo Natale? Ci rispondono storici e antropologi fondamentali, come Alessandro Vanoli o Claude Lévi-Strauss.
E ancora, si parla di strenne e di Hygge e di Jólabókaflóð, per concludere con Canto di Natale, dei Modena City Ramblers: “signora dei vicoli scuri non mollare la lotta, verranno momenti migliori il tempo è una ruota che gira” ma intanto “stasera ci faremo un bicchiere di scura ed un giro di walzer, con tanti saluti ad un altro Natale”.
TICKET TO RIDE – Canzoni in viaggio. Puntata n. 10 del 22.12.2020