Riscaldamento globale, mostra di Greenpeace all’Aquila
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I cambiamenti climatici sono ormai una devastante realtà con la quale dobbiamo fare i conti. Una realtà che non risparmia niente e nessuno, con duri impatti che interessano sempre più severamente l’Italia e tutto il Pianeta. È il messaggio portato avanti da Greenpeace attraverso un’iniziativa che prevede l’esposizione fotografica sugli effetti sul clima, in un momento in cui l’attenzione è alta anche grazie alle iniziative legate al Global Strike for Future.
“Nubifragi, ondate di calore, siccità e tutti i fenomeni meteorologici estremi sono sempre più intensi e frequenti, proprio a causa dei cambiamenti climatici”, scrivono da Greenpeace. “L’unica soluzione, secondo la scienza, è quella di abbandonare carbone, petrolio e gas, accelerare la transizione energetica verso un mondo totalmente rinnovabile, oltre che diminuire il consumo di carne e fermare la deforestazione”.
“Questo”, si legge ancora, “è un momento cruciale per tutto il Pianeta, occorre subito mettere in pratica quelle azioni per il clima di cui abbiamo un bisogno disperato e abbiamo bisogno di un forte impegno per rendere più ambiziosi gli attuali piani climatici, estremamente insufficienti, entro il 2020”.
Parte da queste premesse la mostra fotografica “Vento, caldo, pioggia, tempesta. Istantanee di vita e ambiente nell’era dei cambiamenti climatici” in installazione temporanea all’Aquila, al Vermuttino. L’inaugurazione, mercoledì 2 ottobre alle 18.30, è condotta in collaborazione con Lorenzo Ricci, Francesca Francavilla e tutto il gruppo aquilano di Greenpeace. Il gruppo locale, composto prevalentemente da universitari, è attivo con varie iniziative di sensibilizzazione, anche in collaborazione con librerie e centri culturali cittadini.
“Per l’occasione”, spiega a Virtu Quotidiane Antonio Tresca, gestore del Vermuttino, “ho chiesto ai volontari di elaborare delle foto anche all’Aquila”. Tra gli altri scatti, si notano alluvioni in Veneto, in Texas e in Malawi esempi di erosione del mare in Italia, l’acqua alta a Venezia e lo scioglimento dei ghiacciai in Groenlandia. (fab.i.)
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Greenpeace: gli effetti del riscaldamento globale