Parco del sole in Festival: due giorni a suon di indie
16 Giugno 2019 Condividi

Parco del sole in Festival: due giorni a suon di indie

Non è solo questione di musica indie, declinata in tante forme possibile. Non è solo questione di festival all’aperto, con temperature finalmente gradevoli e attività ludiche per tutti i gusti. Non è solo questione di dj set e ristorazione a coronare un fine settimana pre-estivo.

Tutti questi elementi combinati hanno fatto della prima edizione di “Parco del sole in festival” un appuntamento che gli appassionati del genere ricorderanno a lungo.

Sport, arte e note hanno riempito un’area simbolo per la città. Grande pubblico nella due giorni, organizzata dall’associzione “Jamo Frà”, fondata da Francesco Placidi.

Una sinergia messa in campo insieme a Emanuele Lauri, proprietario del pub Buddies, e con Think over.

Musica sicuramente protagonista grazie a una line up promossa in collaborazione con l’etichetta Alti Records, grazie alla supervisione di Luigi Tarquini e Federico Fontana.

Sul palco, il primo giorno, gli aquilani Bussola Rotta a Sud est, seguiti dai cantautori Noce Moscardi e Pezzopane.

Poi i Liede, direttamente da Torino, per aprire la parte finale della serata, con il gruppo Lingue Sciolte, l’altro cantautore della Alti, Amelia, e The Niro, headliner della serata.

Davide Combusti, in arte The Niro, nasce a Roma nel 1978. Cantautore e polistrumentista, ha sviluppato sin dall’inizio il proprio percorso musicale attraverso una grande attività live, che lo ha portao a dividere il palco con tanti nomi del panorama musicale mondiale come Deep Purple, Lou Barlow, Badly Drawn Boy, Amy Winehouse, Carmen Consoli, Zephyrs, Okkerville River.

La serata finale ha visto in campo Letters from Mars, L’Ode, Blowy, Dianime, Vie delle Indecisioni, Shaes e La Municipal, altro bel nome del panorama nazionale.

I fratelli Carmine e Isabella Tundo sono, nel loro piccolo e con un genere differente, una sorta di risposta italiana ai fratelli White. Una coppia di musicisti che riesce a creare una sinergia totale grazie a quella complicità di sangue che non si acquisisce.

“Abbiamo voluto affiancare proposte dalla nostra casa discografica a nomi importanti del panorama nazionale”, spiega Tarquini di Alti.

“Un motivo di scambio, comunicazione e crescita per i nostri artisti”. Tra il pubblico anche gli organizzatori del Pinewood che, a fine mese, porterà all’Aquila altri nomi della musica indie.

Varie le attrazioni dell’area stand: Ocean Drive, Positive Vibration grow shop, Ellroy alternative store, Allink tatuaggi, Mountainrevolution, Jollygraph pubblicità, scuola di musica Icarus, Playwell, M&L carni, Pet’s planet.

Dj set fino a tardi (forse troppo per una manciata di residenti dei palazzi vicini), al termine delle due serate.

di Fabio Iuliano – fonte: Virtuquotidiane.it