Storie di briganti, direttamente dal 1861
“1861 – Storie di briganti”, uno spettacolo con Alessandra Tarquini, Michele Di Conzo e Marco Valeri, per la regia di Eugenio Incarnati (produzione Tsa). Si tratta di un lavoro che rappresenta un’elaborazione di “1861 – Una storia italiana” prodotto, per la stessa regia, dall’associazione Laboratorio dietro le quinte. «Signore e signori: dopo quasi 160 anni, possiamo guardare alla nostra storia per capirla, non per impararla a memoria. E io capisco meglio se mi faccio pure una risata, e se ci sono musiche, canzoni, e pantomime divertenti», si legge nelle note introduttive dello spettacolo, che vede la drammaturgia e le musiche a firma dello stesso Incarnati. «Avrete sentito parlare di un fatto nuovo che capita di questi tempi. Un fatto nuovo e terribile e pericoloso: ci sono i briganti! I briganti stanno dappertutto, come tra poco andremo a dimostrare. Voi siete preparati?». Così comincia uno spettacolo che, partendo dalla storia (quella con la “S maiuscola”, la storia dell’Unità d’Italia), arriva a parlare di vicende piccole, piccolissime e minuscole, per capire, fino in fondo, un fenomeno che parla di noi più di quanto siamo abituati a pensare. I briganti: semplici delinquenti, o eroi? «Dobbiamo avere il coraggio di andare fino in fondo», suggerisce l’autore, «fin dove si capisce che il nostro popolo, alla continua ricerca di eroi, spesso trova solo vittime e carnefici».