Avezzano, la poesia di Patti Smith accarezza il Natale
La sacerdotessa del rock è sull’altare della cattedrale di Avezzano, imbraccia la sua chitarra sotto a un Cristo in croce, e celebra una notte fatta di poesia, note e racconti. Una notte che appartiene all’Abruzzo e che solo un personaggio come Patti Smith poteva offrire. Non solo gli accordi e le strofe delle sue ballate più famose. Non solo l’energia e la forza di una voce che parla al popolo e al popolo fa eco.
PAROLE E MUSICA di Giuliano Di Tanna
Non solo le poesie che accompagnano i concerti di Patti Smith in giro per il mondo. L’autrice americana regala al pubblico un concerto-spettacolo che interpreta in maniera originale il messaggio del Natale come segno di rinascita. Anche nella consapevolezza di cantare in una terra segnata da tanti terremoti. Proprio alle vittime dei sismi di ogni tempo arriva il suo tributo a metà concerto.
Ma la notte di Patti Smith, la prima delle due ad Avezzano, accarezza i simboli più autentici del Natale. Prima del concerto, gli organizzatori, come da tradizione, fanno scorrere dai maxischermi le immagini del Vangelo secondo Matteo di Pier Paolo Pasolini. Proprio alla sua tomba la cantautrice ha reso omaggio nei giorni scorsi. Patti Smith, accompagnata da Tony Shanahan, ha esordito con Wing dedicata ai bambini del mondo (come qualche mese fa aveva fatto a Venezia), poi Ghost dance per i nativi d’America e quindi Peaceable kingdom, omaggio a papa Francesco. Spazio ai canti di Natale come A holy night e quindi Love is all we left degli U2. Per finire con Because the night e People have the power.