Gran Sasso Skyrace, sfidando la gravità
Correre sfidando la gravità, sul tracciato dei Valloni o sui sentieri che portano a Pizzo Cefalone, itinerari mozzafiato in una delle aree più suggestive del Gran Sasso. È qui che ieri sono entrati nel vivo i campionati Mondiali di Skyrunning under 23. La manifestazione, organizzata dalla Federazione italiana skyrunning (Fisky), prevede tre diverse specialità: il Gran Sasso Vertical Run – memorial Giovanni Cicchetti – competizione di chilometro verticale sul sentiero dei Valloni, che ieri ha visto lo spagnolo Daniel Osanz Laborda al primo posto con il tempo di 36.29.5 seguito dagli svizzeri Roberto Delorenzi e Pascal Buchs. In evidenza l’aquilano Carlo Colaianni della Live Your Mountain giunto settimo con 39.41.3, alle spalle di Lorenzo Cagnati. Bene anche Andrea Marinucci (Sds – specialisti dello sport), 26esimo nella classifica assoluta con il tempo di 42’17.9. Più staccato, l’altro aquilano Marco Daniele (Corridori del Cielo). Domani, spazio alla Skyrace, la prova finale di 21 chilometri in ascesa e discesa di Pizzo Cefalone, in un percorso che registra circa 2.000 metri di dislivello e che ripercorrerà i sentieri dello storico trofeo “Piergiorgio De Paulis”, una prova di corsa in montagna istituita nel 1975 per volontà dell’allora presidente del Cai L’Aquila, Nestore Nanni.
La competizione fu istituita in memoria della tragica morte di Piergiorgio De Paulis avvenuta in prima invernale sulla Nord del Camicia. L’ultima prova prevista dalla tre giorni è la combinata, sempre nella giornata di domani, mentre oggi a Fonte Cerreto ci sarà la cerimonia di apertura dei campionati con dei convegni a tema che completano una sessione promossa dalla Sds – Specialisti dello sport. A contendersi il titolo di campione del mondo saranno circa 200 atleti provenienti da 20 Paesi. «Questa manifestazione è inserita in un circuito internazionale che porta sul nostro territorio atleti di grande livello», spiega il dottor Fosco De Paulis, uno dei punti di riferimento del comitato organizzatore. «Tutto questo senza dimenticare la valenza turistica in quanto mette dei riflettori sul parco del Gran Sasso». Soddisfatto anche il vicepresidente della Fisky, Cristiano Carpente. (fab.i.)