Pescara, notte bianca: vera festa di strada
Non è nei numeri, che per carità ci sono tutti: dalle centinaia di migliaia di presenze registrate, ai nove chilometri di litorale trasformati in un unico percorso, servito comunque da 67 corse per 643 km percorsi su e giù per la riviera nord, e 90 corse per 1.223 km complessivi nella riviera sud.
Non è nella qualità del mainstream che ha comunque registrato la buona performance di Irene Grandi, con doppio set – prima acustico e poi elettrico – e la presenza inossidabile di Loredana Bertè che ha fatto ballare il suo Boomdabash al pubblico della Madonnina, in un concerto palco allestito sotto le luci del ponte del Mare e della ruota panoramica.
Non è neanche nel volume di affari registrato dal tramonto all’alba.
LA STRADA
La magia della notte bianca dell’Adriatico si è vista nell’arte di strada, in un percorso scandito da burlesque, teatro dialettale, pizzica, sport, marching band. Incontri, sorrisi, canzoni strimpellate e jam session: la serendipity della notte più lunga giunta alla terza edizione.
Un vero e proprio buskers festival, con ben quattro street band, esibizioni di tango, trampolieri e una bella sfilata di samba.
IL MAIN SET
Certo, i nomi di richiamo hanno funzionato: il rap dei Noyz Narcossi ha infiammato il pubblico dello stabilimento Hawai.
Allo Stadio del Mare in successione Vincenzo Olivieri, Edoardo Leo e poi Irene Grandi supportata da una band alternative rock che non ha deluso neanche nell’eseguire una impegnativa cover del Duca Bianco “The man who sold the world”.
Loredana Bertè ha aperto il concerto dell’Arena del Mare, mentre all’ex Cofa è andato avanti il Festival Terrasound iniziato a metà settimana con Motta, Sfera Ebbasta per poi accoglere una maratona per giovanissimi con a seguire i live di Frah Quintale e di Alborosie.
Non solo questo, alla piazza della Meridiana oltre al burlesque anche lo spazio Fla (il festival della Letteratura) con l’amico – di – Maria – dei – Filippi, Mattia Briga, per la presentazione del libro Novocaina.
A Piazza Le Laudi c’è stato il teatro dialettale con “Nu Marite pe’ Catarine”, la pizzica e musica. Ancora: due aree sport.
STREET FOOD
Diverse le soluzioni logistiche da parte degli organizzatori che hanno allestito tre aree street food fra le rotonde di via Vespucci e via Pepe; dentro l’ex Cofa e a nord fra gli stabilimenti Penelope e Pepito Beach.
C’è da dire però che vari balneatori e titolari di negozi naturale hanno avuto l’autorizzazione a organizzare micro eventi davanti alla propria attività. Diverse le “offerte” originali, come il metro di patata a spirale o le “ciambelle del baffo”.
Che dire poi del pannello con l’invito di Bertrand Russell a “non smettere di protestare, di dissentire, di porsi domande” a ridosso dello stand dei vini artigianali. Sulla riviera, ordinare un prosecco può rivelarsi un’esperienza di vita: una volta ti servono lo champagne, un’altra te lo ritrovi versato tra cubetti di ghiaccio e menta, come fosse mojito.
di Fabio Iuliano – fonte: Virtù Quotidiane