Finger style e finger food al Pocoloco
Guai a disturbare il gestore mentre suonano “Purple rain”. Il punto è che non tutti gli avventori del Pocoloco conoscono le abitudini di Diego Fiordigigli, anima del pub-ristorante della frazione di Paganica, alle porte dell’Aquila che nel corso degli anni è diventato uno dei punti di ascolto della musica rock. Praticamente impossibile interagire con Diego durante le cover di Prince, specie se alla chitarra c’è uno come Alix Anthony one-man-show del blues, soul e funk con un repertorio e una presenza scenica da fare invidia.
Bastano un paio di corde accarezzate sulla Strato, il cui sound è condito dal chorus inconfondibile per portare in molti (non solo Diego) in un’altra dimensione. Poi strofe e ritornello, con note e sillabe scandite da una voce calda e potente. Con stile, la scaletta accarezza repertorio frizzante sorprendentemente mixato fra cover (Jimi Hendrix, BB King, James Brown, Led Zep, Deep Purple) e brani originali.
Uno spettacolo tutto da gustare. Anthony, non a caso, durante la sua carriera artistica si è esibito in tutto il mondo (Asia, America ed Europa ) condividendo il palco con artisti del calibro di Larry Graham e James Brown Band.
A proposito di gusto: hamburger, finger food e alette di pollo si abbinano bene ai suoni della casa, meglio se accompagnati da birra di selezione.
Il bello è che si può tirare tardi a mangiare e che mentre mangi puoi scorrere con gli occhi gli ospiti che sono passati da queste parti. Gente come Eric Martin (ricordate i Mr Big?), John Macaluso, Don Airey, Paul Gilbert i cui ingaggi sono frutto del lavoro – artigianale quanto e più della birra – della Phm Events, portata avanti da Chiara Masciovecchio e dallo stesso Fiordigigli.
Un parco artisti che si rinnova settimana dopo settimana.
Venerdì 10 il Pocoloco schiera Paolo Giordano, uno dei maestri del finger style, insieme ai Silly Crime.
Insieme, eseguono live l’ultimo lavoro discografico “Have you seen the roses” (Musique). Con grande maestria, Giordano rielabora e arrangia, in collaborazione con Stefano Severini, la produzione musicale del cantante inglese leader e mentore postumo dei Pink Floyd, riportandola nel proprio mondo e “alleggerendola” di quella psichedelia di cui è carica.
Sul palco Simona Capozucco (voce e flauto), Angelo Trabucco (piano e synth), Valter Robuffo (basso), Aldo Leandro (batteria e percussioni).
Non solo musica.
Giovedì 16 sarà la volta del trio di “Generazioni Scorrette” (Alessandro Martorelli, Francesco Di Ciccio, Antonio Pellegrini) che con i loro racconti, ironici, comici e a volte drammatici ce lo ricordano, gettandoci addosso senza alcun filtro la scomoda verità.
Spettacolo composto da brevi monologhi e dialoghi intervallati e accompagnati da commenti musicali ad hoc, il cui filo conduttore è la quotidianità, tagliente, a volte amara, ma soprattutto reale.