L’Aquila, serve un’agenda digitale per i vaccini
Proteste di ogni tipo, code, centinaia di utenti da gestire, e talvolta da accontentare. Vaccini obbligatori, consigliati e certificazioni. Il tutto facendo i conti con dinamiche di bilancio che non vanno certo a favore degli organici. Una coda di estate decisamente complicata per il dottor Enrico Giansante che all’Aquila coordina il servizio vaccinazioni. «Lavoriamo su numeri importanti», spiega, «con 300 pratiche da elaborare in 3-4 persone e 70-80 vaccini da eseguire al giorno». A norma di legge, per poter essere accettati a scuola, bambini e ragazzi devono aver fatto tutte le vaccinazioni previste dal calendario vaccinale per fasce d’età.
Dottor Giansante, il decreto Lorenzin sta avendo delle ripercussioni anche sugli utenti aquilani. Cosa si può fare per ridurre il disagio?
«Gli effetti collaterali del decreto si stanno facendo sentire in tutta Italia. Quello che noi stiamo cercando di fare, oltre a gestire una mole di lavoro importante con personale ridotto, è cercare di elaborare quanto prima un’agenda digitale?».
A cosa serve?
«A più cose. In primis a gestire le prenotazioni. Quando si fa un vaccino, si inserisce in automatico la data del richiamo, senza passare per il Cup. Poi, se l’utente per qualche motivo non riesce a ripresentarsi, ha diritto a prendere un numeretto e mantenere la priorità. Ma questo, spesso porta all’overbooking. Con una piattaforma telematica saremo invece in condizioni di ridurre i margini di attesa sui singoli appuntamenti».
Altro nodo da risolvere, quello relativo alla possibilità di ottenere la certificazione online.
«Stiamo parlando di un altro servizio che può essere garantito grazie a una buona piattaforma digitale. Ci stiamo lavorando e contiamo di farlo in tempo utile per permettere a tutti i genitori di presentare tutta la documentazione comprovante l’avvenuta vaccinazione dei minori qualora si fosse presentata in precedenza solo un’autocertificazione. Il termine ultimo è il 10 marzo. Anzi, il consiglio è magari presentare subito l’autodichiarazione e poi prendere del tempo per richiedere con calma tutti i documenti».
Oltre allo sportello del San Salvatore dove si può chiedere la certificazione?
«In questo momento, è attivo un servizio certificati all’ufficio igiene dell’ospedale di Collemaggio. Per accedere al servizio, tuttavia, è necessario essere in possesso del libretto vaccinazioni. Purtroppo, stiamo vivendo una situazione ben difficile: i genitori sono arrivati tutti insieme e non è più come qualche anno fa quando i bambini si mettevano in fila, una puntura e via: oggi ci vuole più tempo. Dopo il consenso informato e la somministrazione del vaccino, il bambino resta per qualche minuto in attesa di eventuali reazioni avverse che, nella nostra esperienza, sono comunque limitate».