In maschera all’Aquila per guardare al futuro
Chiamatela, se volete, illusione ottica: quella raccolta in una foto panoramica che contiene solo a fatica migliaia di mascherine, sotto il sole di una giornata semiprimaverile e sotto l’ombra dell’Auditorium del Parco progettato da Renzo Piano. È partita da lì la kermesse colorata del Carnevale anche quest’anno segnale di speranza che fa da contraltare a una città sempre più annidata sui suoi problemi. Da qualche anno a questa parte è quasi un’ironia della sorte: in una città che da secoli festeggia il Carnevale con toni sommessi – almeno da quando l’evoluzione del sisma del 1703 segnò per sempre il ricordo di questa festa – è proprio paradossalmente l’immagine della domenica di maschere a connotare una speranza che altrimenti faresti fatica a trovare tra piani di ricostruzione, strisce blu e saracinesche abbassate.
Biancaneve, Catwoman, Hulk, Masha e Orso. E poi Batman, Superman, cowboy, ballerine flamenco. Tanti gli eroi di questa festa tra animatori e bambini a sfoggiare i loro vestiti sporchi di zucchero filato. L’associazione “Mamme per L’Aquila”, che in passato aveva fatto a piazza Duomo il quartier generale dei caroselli, si è superata anche quest’anno, con uno spettacolo gratuito elaborato col sostegno del Comune. A dare il via alla kermesse i bandierai dei Quattro quarti dell’Aquila.
Dolci e stelle filanti a condire il resto, con tanto di vero e proprio spettacolo circense, baby dance e musica di ambiente a cura di Marco Carosone Dj, habitué degli eventi nel parco del Castello. Nel pomeriggio, si è ripetuto il corteo carnevalesco a cura dell’associazione “180 amici”, impegnata da anni in attività sociali rivolte in particolar modo a persone disabili, propone il “Corteo carnevalesco”. A coordinare le danze, il direttore artistico del sodalizio Giulio Votta. Partenza alle 15 all’ex ospedale psichiatrico di Collemaggio. Ad esibirsi artisti di strada alla villa comunale. La manifestazione, anche stavolta, si è arricchita della collaborazione di altre associazioni cittadine, tra cui Abitare insieme, Spazio Giovani, Sasha Teatro, Associazione Ada, Libera Pupazzeria, Crazy Dixie Band, quartiere Valle Pretara, Comitato territoriale Arci L’Aquila, Radio stella 180, Scuola di “giocoleria” Asilo Okkupato, Teatro Proskenion e Comunità XXIV Luglio. Quest’ultimo gruppo è reduce di una fortunatissima serie di proiezioni del docu-film “I migrati”, trasmesso su Tg2 Dossier e Tv2000. Un lavoro che racconta uno spaccato di attualità, con un focus su disabilità, intercultura e immigrazione. In tanti sono rimasti alla Villa Comunale, affollando gli allestimenti di mercatini artigianali, prodotti tipici e veicoli d’epoca con una passerella lungo viale Collemaggio a cura di Auto d’epoca aquilane.
Fisarmoniche, musicisti e artisti di strada hanno fatto il resto. Col tramonto del sole si sono riempiti i centri commerciali della zona Ovest. Il Globo e l’Aquilone, in particolare, hanno dedicato ai più piccoli delle feste con giochi di animazione. Il Carnevale si concluderà domani con una serie di feste nei locali privati. In serata le strade del centro storico si riempiranno di tante maschere. In questi casi, la fantasia e l’originalità degli studenti universitari potrà fare la differenza. Frappe, cocktail e dolci di stagione non mancheranno, tanto poi ci sarà tutta la Quaresima per lavorare sulla prova costume.