Ironman 70.3, tanti aquilani a Pescara
Nuoto, corsa, bici senza soluzione di continuità. Fino a qualche anno fa, la parola “Iron-man” faceva pensare più che altro a un supereroe della Marvel. Poi la kermesse del 70.3 (il numero indica le miglia complessive delle tre prove – 1,9 km di nuoto, 90 di bici e 21 di corsa) è sbarcata a Pescara con tanti eventi compresi nell’unica prova italiana del circuito mondiale che hanno di fatto avvicinato molte persone al triathlon. Anno dopo anno, il numero di aquilani che si sono cimentati nelle gare è cresciuto, accanto a campioni locali come Luca De Paolis e Marco Madama.
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Di ciclisti e podisti la città è piena, per il nuoto ci si è attrezzati facendo riferimento alle piscine cittadine, a partire dalla Comunale e da Verdeaqua cui fanno capo dei gruppi affiliati alla Fitri (Federazione italiana triathlon). Tra una gara e l’altra non sono previste interruzioni, ma solo i naturali tempi tecnici. È uno sport che richiede, a chi lo pratica, doti di velocità, ma anche forza e resistenza, oltre a capacità di coordinazione. La sequenza di esecuzione vede come prima attività il nuoto, seguito da bicicletta e corsa. Domenica a Pescara, la presenza massiccia degli aquilani si è fatta sentire nelle staffette. Dodicesimi tra quelli che hanno diviso la prova in tre frazionisti, gli Alfa team. Una squadra composta da atleti della zona Fabio Marinelli (nuoto), Alessio Ruzza (bici) e Federico Placidi (corsa). Poco dopo sono arrivati i tre del Motasemper team Fabio Iuliano (nuoto), Francesco Museo (bici) e Fabrizio Dell’Isola (corsa), tutti residenti tra L’Aquila e Barisciano. Annullata la prova di nuoto per il mare in tempesta – una vera beffa per i frazionisti – la differenza si poteva fare solo sui pedali e nel tratto finale di corsa.
Bene anche il Festina Lente team che ha schierato, tra gli altri, Fabrizio Tranquini alla bici, Federico Fucetola per la frazione nuoto e Pierpaolo Cerasoli per la corsa. Giornata da dimenticare, nell’individuale, per Madama costretto al ritiro per infortunio. È andata meglio a Daniela Lelj, triatleta delle nostre parti. Splendida la prova di Chiara Ciuffini, vincitrice di categoria. Alcuni aquilani si sono anche cimentati sulla distanza olimpica, 40 km circa di bici e 10 di corsa. Anche questa gara è stata effettuata senza la prova in acqua. Tra gli aquilani “finisher” Daniele Nicchi e Federico Sevi.
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Fonte: il Centro