Le miss a Bruxelles? Solo per promozione
«Ma quali viaggi premio, quali gite… quelli che organizziamo a Bruxelles rientrano in un progetto didattico di promozione delle istituzioni comunitarie attraverso dei pacchetti che ogni parlamentare europeo ha a disposizione». Daniela Aiuto, europarlamentare abruzzese del Movimento 5 stelle, più volte al centro delle polemiche in merito alle scelta di chi far salire sui viaggi studio verso la capitale Ue, non ci sta a passare per chi vuole approfittare della sua posizione per favorire amici e amici degli amici.
«Ogni parlamentare europeo può portare a Bruxelles 110 persone l’anno», spiega dopo una mattinata spesa in varie sessioni di voto della seduta plenaria: «Per molti anni, questa possibilità è stata fatta passare sotto traccia, in modo che chi poteva, voleva aggiustarsi le cose come meglio credeva, i controlli dei rimborsi non erano così fiscali come oggi e le pezze giustificative richieste erano molte di meno. Noi del Movimento 5 stelle, invece, abbiamo voluto anche in questo caso rendere le cose più trasparenti indicando sin dalla prima occasione la composizione della delegazione in visita, tra amministratori locali e studenti». Poiché i parlamentari sono 715 il bilancio dell’Ue paga ogni annoi 78.650 ospiti che a insindacabile giudizio di chi li invita arrivano qui. «Le visite hanno sempre scopo didattico», sottolinea l’europarlamentare, «e un incontro formativo alla presenza di un funzionario di Bruxelles su come funzionano Parlamento e Commissione Eu è pressoché obbligatorio. A questo, noi del M5s abbiniamo un momento di confronto tecnico su altre tematiche di attualità». Ad esempio, nel febbraio dello scorso anno, vari sindaci dell’area frentana incontrarono Ludovico Monforte di Unioncamere per conoscere le modalità di accesso dei fondi strutturali. Un incontro a cui partecipò anche il marito della Aiuto, Maurizio Pozzolini. Certo, la scelta recente di invitare tre miss abruzzesi a Bruxelles, sembra stonare con gli intenti di queste visite istituzionale.
Parliamo di miss Abruzzo, Francesca Delle Monache, 22enne di Pescara, Brenda Calibeo di Villamagna e Francesca Di Lello di Lanciano. «Non ero molto convinta sul fatto di invitare queste ragazze, ma è stato abbinato alla loro visita un percorso di promozione territoriale ed enogastronomica che mi ha spinto ad accettare la delegazione». Come esperta di Politiche infrastrutturali, l’europarlamentare grillina non ha nascosto poi le proprie perplessità in merito alle potenziali ricadute in Abruzzo strategia Eusair per la regione Adriatico-ionica. Una serie di misure che sarà oggetto di un incontro tecnico a Lecce, venerdì : «Chi pensa di portare l’alta velocità dall’oggi al domani in Abruzzo si illude», afferma, «In primo luogo, il Cef, l’organo preposto per i finanziamenti infrastrutturali non prevede un euro di investimento per il Mezzogiorno. E poi, per parlare di alta velocità bisognerebbe rivoluzionare il sistema ferroviario. Anche questo famoso Masterplan non fa i conti con le possibilità reali di investimento». (fab.i.) – fonte: il Centro