30 Novembre 2015 Condividi

Bruxelles, controlli antiterrorismo sul web e passeggeri schedati

Schedati tutti i passeggeri di voli europei interni ed esteri, controlli sul web dei contenuti, accesso anche alle chat non convenzionali (come quelle che si servono delle console per videogiochi). Sono alcuni punti del piano Ue per la sicurezza e il contrasto del terrorismo. Lo riporta un articolo di Repubblica. E’ in corso infatti un dibattito nel Coriper Giustizia e Affari Interni, ovvero l’organismo che riunisce settimanalmente i rappresentanti permanenti degli stati membri. Racconta Repubblica che l’obiettivo è quello di approvare entro gennaio la schedatura dei passeggeri e il controllo dei contenuti sul web, e nell’anno successivo le altre misure.

Internet, come dimostrano gli attentati di Parigi e prima di Charlie Hebdo, è il principale strumento di reclutamento. Per questo gli esperti Ue stanno studiando un protocollo antiradicalizzazione, l’European Union IT form, del quale il prossimo 3 dicembre si discuterà diffusamente in un incontro tra i ministri degli Interni Ue e i giganti del web (Twitter, Facebook, Microsoft, Apple, Archive.org) che dovrebbe portare alla costituzione della Piattaforma centrale europea.

 

La principale novità si chiama Iru, l’Internet Referral Unit e servirà a contrastare gli oltre 46mila account twitter usati dai sostenitori dello Stato Islamico, attraverso la condivisione di una strategia comune. Un’altra misura è il Pnr, cioè la registrazione dei passeggeri dei voli:

Tutti i dati raccolti via web verranno poi “stoccati” nelle banche dati presso il Counter Terrorism Center, all’Aia. In quei server dovrebbero finire anche i dati ricavati dal Pnr (il Passenger name record), ovvero il codice numerico che viene associato ad ogni viaggiatore che acquisti un biglietto aereo e che contiene tutti i dettagli, anche personali, del viaggio.

Non è finita qui: dall’anno prossimo il Counter Terrorism Center monitorerà i “travellers”, coloro si muovono dall’interno all’esterno dell’Europa. “È una misura specifica contro i foreign fighters. Saranno raccolti in tempo reale i dati di chi entra e chi esce, poi con un software verranno fatti i controlli incrociati tra le varie banche dati delle polizie nazionali”, scrive Repubblica.

Ci sono varie ipotesi al vaglio dell’Ue: quella più probabile è di estendere la schedatura per tutti i voli europei, sia interni che esteri: i dati verranno conservati per un anno in chiaro e per i successivi quattro in forma criptata a disposizione dell’Europol.

Fonte: Repubblica.it e Huffinghton Post

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