Bruxelles città blindata, ancora oggi, con metro, scuole e centri commerciali chiusi. Ieri sera un’importante operazione di polizia ha interessato la città di Bruxelles e un sobborgo a sud-est di Charleroi, portando alla perquisizione di 19 casi e all’arresto di 16 individui. Durante l’operazione le forze di polizia chiedevano ai media e ai cittadini di non comunicare attraverso i social network i movimenti della polizia allo scopo di non aiutare i terroristi. La risposta dei belgi è stata qualcosa di innovativo: così, per ingannare l’ansia in una città dominata dal terrore, hanno cominciato a postare su Twitter foto di gattini. Ecco che i gattini, tanto temuti dai filosofi del web, ritornano a riempire le timeline per stemperare la tensione.
Tra gif animate, brevi video e foto, i gattini sono stati assoluti protagonisti all’hashtag #BruxellesLockdown: il coprifuoco in atto nella capitale belga ha di fatto rinchiuso i cittadini nelle loro case, ansiosi di conoscere l’esito delle indagini e delle operazioni di polizia su Twitter. Eppure, dopo il necessario altolà della sicurezza ai bisbigli sui social network, rei di aiutare i terroristi a scoprire in anticipo le mosse della polizia, i cittadini di Bruxelles e del Belgio tutto hanno voluto stemperare la tensione e ingannare l’ansia postando foto di teneri – ma in alcuni casi anche agguerriti – gattini.
Almeno fino al momento in cui le forze di sicurezza hanno comunicato il termine delle operazioni in quel di Bruxelles, 1 ora prima della conferenza stampa della procura di Bruxelles la quale ha dato le informazioni che tutti oggi conosciamo, comunicando di fatto un’operazione non certo conclusa, in cui le prime notizie e indiscrezioni su quanto era successo a Bruxelles, Charleroi e Liegi hanno ripreso il sopravvento sui principali network. Nell’ora precedente, tuttavia, Twitter è diventato un porto franco per chi ama i gattini…