Il fuoco di Celestino nelle mani di un cristiano e di un musulmano
Samuel e Idrizz. Il primo originario della Nigeria, l’altro emigrato dal Ghana. Domenica scorteranno insieme il sacro Fuoco del Morrone per l’accensione del tripode in piazza San Bernardino. Sono due giovani ospiti delle strutture del Movimento celestiniano, arrivati all’Aquila dopo aver affrontato terribili prove, dal deserto al mare, e aver visto molti compagni di viaggio cadere al loro fianco. Nelle loro mani non c’è solo la fiaccola in ricordo del viaggio con il quale frate Pietro partì il 5 luglio 1294, in sella a un asino, dal suo eremo sulla Maiella, per raggiungere L’Aquila e diventare Papa. Nelle loro mani c’è il messaggio che anima la 721ª edizione della Perdonanza celestiniana, un’edizione promossa nel segno dell’integrazione. Samuel è cristiano, Idrizz è musulmano, ma insieme condividono lo stesso tratto di strada, e in parte lo stesso destino.
Anche quest’anno, la Perdonanza è partita dall’Eremo di Sant’Onofrio, con una fiaccolata che si è snodata lungo il sentiero tra i contrafforti del Monte Morrone. Lunedì il Fuoco ha attraversato Sulmona. I tedofori, dopo aver ricevuto la benedizione nella basilica di San Panfilo, hanno attraversato corso Ovidio e, insieme ai cortei storici che accompagnano Perdonanza e Giostra cavalleresca, hanno raggiunto il simulacro di Celestino V posizionato nello slargo in corso Ovidio. A fare gli onori di casa il vicesindaco di Sulmona Luisa Taglieri, il presidente della Provincia Antonio De Crescentiis, Giulio Mastrogiuseppe presidente dell’associazione Celestiniana di Sulmona, pronti ad accogliere le parole di padre Quirino Salomone e Floro Panti divulgatori da sempre dello spirito del Papa eremita. Come da protocollo è stato acceso il tripode, con la lettura della Bolla e la firma della pergamena. Il viaggio della fiaccola è ripartito ieri in direzione Pratola Peligna, dove ha sostato per una notte nella chiesa di San Pietro. La Perdonanza subequana entra nel vivo oggi, con un percorso che passa attraverso Raiano, Goriano Sicoli e Castel di Ieri, fino a raggiungere Castelvecchio Subequo. Domani sarà la volta di Molina e Tione, mentre da venerdì i tedofori entreranno nell’Aquilano, attraverso Prata d’Ansidonia, alla volta della chiesa della Madonna del Buon cammino a Centurelli. Sabato la Fiaccola riparte per toccare Villa Sant’Angelo e San Demetrio, mentre domenica il Fuoco sosterà per la prima volta anche a Paganica, dopo aver toccato Onna.