Get up, pif up: l'omaggio a Fabrizio Pambianchi
La musica, le arti grafiche, i beat, ma anche e soprattutto la voglia di stare insieme e scaldare un’estate che non è mai arrivata. Oggi – Fabrizio Pambianchi, artigiano, attivista e musicista scomparso a novembre dello scorso anno – avrebbe compiuto 50 anni. I suoi amici hanno scelto di dedicargli una serata, ritrovandosi proprio nell’angolo di città dove aveva scelto di vivere e “sfogare” il suo estro creativo.
Dalle ore 19.30 si alterneranno sul palco di CaseMatte (nella zona dell’ex ospedale psichiatrico di Collemaggio) i musicisti delle migliori band dell’Aquilano. L’idea è di portare avanti nella notte una jam session aperta a qualsiasi soluzione estemporanea, tanto da favorire commistioni di genere e proposte inedite. Non era questo, del resto, il tipo di musica con cui Fabrizio amava riempire le memorie dei suoi hard-disk ?
Il sito di informazione News-town.it, da sempre vicino ai movimenti cittadini underground, specie quelli sorti dopo il sisma del sei aprile, ha ripercorso le tappe dell’evoluzione artistica di Pambianchi. nello spiegare come e perché è nata quest’iniziativa. Cresciuto nella Roma degli anni Settanta ha vissuto attivamente la vita politica e sociale capitolina, partecipando attivamente a occupazione di spazi sociali, come il Brancaleone. Un attivismo a cui ha fatto da sfondo una colonna sonora del tutto originale: così Fabrizio è stato tra i primi in Italia a sperimentare soluzioni rap o “posse”. È proprio con Onda Rossa Posse che ha gridato all’orrore della prima guerra del Golfo, partecipando anche al collettivo Uniti contro la guerra, con Baghdad 1.9.9.1., in un periodo in cui era conosciuto con il nome di Hippap.
Pambianchi è arrivato all’Aquila solo dopo aver vissuto otto anni in Norvegia, formandosi culturalmente e artisticamente. I più lo hanno conosciuto come membro attivo dei comitati post-sisma, primo fra tutti il 3e32, prima all’interno dello spazio autogestito del Parco Unicef dell’Aquila, e successivamente animando gli spazi sociali CaseMatte e Asilo Occupato. Il suo impegno è stato anche filmato dalle telecamere di Draquila, il film di Sabina Guzzanti. Lavorava il legno e il ferro, come artigiano ma si era specializzato anche nella elaborazione di progetti multimediali. Da autodidatta, produceva musica, arrangiamenti e basi sonore. La serata di questa sera è intitolata “Get up, Pif up”.
Dalle ore 19.30 si alterneranno sul palco musicisti e membri di band di oggi e di ieri come Khany Scjoti, il cui rock ha fatto la storia in città. Con loro anche Link Pretara, Methodic Massacre, Miscadi, band che suona alternative rock, e Niùtàun. E poi ancora Aurora, Tettaman e Zona Rossa Krew.
Ci saranno anche ospiti stranieri e amici speciali delle CaseMatte, come Gipsy Rufina. Qualcuno di loro proverà a riarrangiare le musiche composte da Pambianchi.Gli artisti che saliranno sul palco riarrangeranno le sue musiche. Il resto lo faranno i djset.