Bungee jumping sul ponte di Salle, il brivido della caduta nel vuoto
La parte difficile non è il momento del salto. Perché quando sei in volo fa tutto l’elastico. Il difficile viene prima. Quando c’è da salire sulla pedana e fare i conti con il fatto di dover inevitabilmente guardare in basso. Ma è proprio in quel momento che l’adrenalina è alle stelle. Un brivido che, a distanza di quasi vent’anni, gli appassionati del Bungee Jumping torneranno a provare anche in Abruzzo. Da domenica 18, ci si potrà infatti “buttare” dal ponte di Salle, che si trova all’interno del Parco Nazionale della Majella sulla strada tra San Tommaso (frazione di Caramanico Terme) e Salle. LE FOTO
Si tratta del ponte più alto del Centro Italia, con oltre 100 metri di dislivello, a cavallo del fiume Orta. È anche l’unica struttura del centro-sud della Penisola, visto che gli unici altri due bungee center sono a Biella e Asiago. «È stata una scommessa fra amici», spiega Lorenzo Belfiglio, presidente dell’associazione locale “Sottosopra” che ha fatto riaprire l’impianto. «Un’avventura di questo tipo era stata portata avanti dal ’92 al ’96 ma i gestori erano responsabili di un centro rafting alla cascata delle Marmore. All’epoca esisteva un bungee center anche a Terni e hanno preferito chiudere e sfruttare una convenzione in un’area più vicina alle cascate». Poi l’attività non è stata svolta per anni, fino a quando Belfiglio e alcuni alpinisti, appassionati della montagna, e degli sport estremi ha deciso di investire soldi e tempo in un progetto di questo tipo. L’idea è venuta a Fabio Di Bartolomeo e, nell’inner circle, degli amici-appassionati, che portano avanti le attività del centro ci sono anche Luca D’Orazio, Andrea Tomassetti e Stefano D’Aloisio.
«Abbiamo sempre avuto il pallino di aprire un centro del genere», spiega Belfiglio. «Naturalmente abbiamo dovuto fare i conti con una serie di uffici e istituzioni, specie a livello locali, oltre che al fatto che stiamo in qualche modo portando avanti un’attività all’interno dell’area protetta. Ma alla fine la nostra tenacia è stata in qualche modo premiata». E, in attesa dei primi lanci, sono state portate avanti le operazioni preliminari, dalla formazione al collaudo. Il tutto, sotto la supervisione del personale del centro di Asiago, il cui supporto è obbligatorio nel primo anno di attività.
Ad affiancare il team abruzzese è di fatto lo staff tecnico che gestisce dal 1998 uno dei bungee center tra i più gettonati d’Europa. Il ponte di Asiago, con i suoi 175 metri, è anche il più alto. «Per questo motivo», spiega Belfiglio, «partiremo con prevedere lanci due domeniche al mese (oltre al 18 anche domenica 25 ndr.) Per noi la sfida è quella di creare un’attività solida, in grado di offrire anche sbocchi lavorativi».
Per maggiori informazioni si può far riferimento al sito www.bungeejumpingabruzzo.it ma anche alla gettonatissima pagina Facebook Bunge Jumping Abruzzo. «Teniamo a precisare che non si accettano prenotazioni di lanci senza elastico per le suocere», è lo slogan ironico condiviso sui social network.