19 Dicembre 2013 Condividi

Hockey, storie dal ghiaccio – Luke, capitano e ricercatore

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In pochi, vedendo Luke Piggott sfrecciare sul ghiaccio di Cavalese, immaginerebbero che questo ragazzone di 25 anni passa otto o nove ore al giorno in un laboratorio dell’Università di Cardiff. Diffi cile, soprattutto, pensare che un curriculum scientifi cocome il suo – che vanta risultati innovativi nella ricerca contro il cancro al seno – possa conciliarsi con una carriera sportiva di tutto rispetto. Eppure, il capitano-portabandiera della Gran Bretagna alla Winter Universiade Trentino 2013, incarna perfettamente lo spirito della kermesse che riunisce i migliori atleti sul campo e nel campus. Piggott ha ricercato e sperimentato un anti-agente tumorale chiamato Trail che colpisce le cellule staminali che alimentano il cancro al seno. Si sente tanto parlare, infatti, di cellule staminali, come possibile cura di molte malattie. Nel cancro, però, il loro ruolo diverso: favoriscono la crescita del tumore. Piggott, nel 2011 ha trovato il modo di intervenire su una proteina chiamata c-Flip che garantisce resistenza alle staminali. Grazie a questo metodo innovativo è arrivato a sperimentare in laboratorio una riduzione del 98 per cento dei tumori secondari. Tutto questo, pur continuando a giocare ad hockey ad alto livello: è il capi- tano dei Cardiff Devils nella élite league in Gran Bretagna. “Sono fortunato – spiega dopo la débacle subìta dai suoi contro l’Ukraina (14-1 a Cavalese – perché lo staff tecnico dei Devils mi consente di organizzarmi al meglio nei miei progetti di ricerca, purché garantisca sul campo dei risul- tati”. Certo, tra il laboratorio e il palaghiaccio resta poco tempo per fare vita sociale, il che in Galles rappresenta un vero sacrifi cio. “Va bene così – spiega – del resto il campio- nato mi tiene impegnato 8 mesi su 12 e nei mesi più caldi ho più tempo libero. Torno spesso a Calgary in Canada, la patria della mia famiglia trapiantata poi a Londra”. Forse proprio dalle sue origini proviene la passione per l’hockey.

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Hockey Captain, researcher against cancer
When you see Luke Piggott skating at high speed on the ice rink of Cavalese, you wouldn’t imagine that this 25-year- old guy spends 8 or 9 hours in a lab at the University of Cardiff. It’s especially diffi cult thinking that he can manage to combine a brilliant academic and research career – which boasts innovative results in research against breast dance – with his sport career. The captain of the Great Britain – flag bearer at the Winter Universiade Trentino 2013, really embodies the spirit of the event that brings together the best athletes in the field and on the campus. Piggot has researched and experimented a tumor antigen called Trail that affects the stem cells that fuel breast cancers. Stems are often suggested as possible cure for many different diseases but, when speaking of cancer, they play a completely different role: they cause tumoral growth. Pi got, in 2011, found a way to act on a protein called c- Flip, which guarantees resistance to stem. Experimenting this innovative method in laboratory he has achieved a 98 per cent reduction of secondary tumors. He managed all this while continuing to play hockey at a high level: he is Cardiff Devils’captain of UK Elite Ice Hockey League. “I’m a lucky guy – he explains after the debacle of his team against Ukraine (14:1 in Cavalese) because Devils’ technical staff allows me organize myself better in my research projects, they just want me to do my best when playing hockey”. With such an intense sport and academic life he doesn’t have much spare time, which in Wales is a real sacrifi ce. “It’s okay – he explains – the rest of the league keeps me busy 8 months a year and in the warmer months I have more free time. I often go back to Calgary, Canada, the country of my family who then settled in London.” Maybe his deep passion for Hockey comes from his roots. 

di Fabio Iuliano