Di Orio: evitiamo che il governo trasformi l’intervento in Abruzzo in propaganda
di Fabio Iuliano
“Non dobbiamo avere nei confronti del governo un atteggiamento di sudditanza per quanto é stato fatto in Abruzzo”. Lo ha detto Ferdinando Di Orio, rettore dell’Università dell’Aquila, ospite dell’assemblea regionale dell’Italia dei Valori in Abruzzo, parlando della percezione dell’intervento statale dopo il terremoto del 6 aprile 2009. Secondo Di Orio, occorre “scongiurare che il governo trasformi l’intervento in Abruzzo in propaganda”. “Pensare che un’istituzione lavori per il popolo perché riceve un mandato – ha detto Di Orio, già senatore Ds – è nella normalità, altrimenti scatta un atteggiamento di piaggeria che diventa atteggiamento da sudditi. Dobbiamo uscire dalla logica in cui bisogna sempre dire grazie”. “Noi italiani – ha proseguito – siamo intellettualmente commissariati, oggi non si può dire nulla della Protezione civile come una volta non si poteva dire nulla di Garibaldi”. Commentando poi le immagini di Berlusconi che incontra i bambini della scuola materna all’Aquila, il rettore le ha paragonate ai filmati dell’Istituto Luce che, riguardo a Mussolini, ha detto, “non proponevano scene peggiori di queste”.