Scavi ad Amiternum, spunta anche la tomba di un neonato
14 Agosto 2025 Condividi

Scavi ad Amiternum, spunta anche la tomba di un neonato

Un piccolo coppo di tegola affiora dal terreno delle fondazioni dell’anfiteatro di Amiternum: sotto, i resti scheletrici di un neonato. Si tratta di uno dei nuovi ritrovamenti emersi nella prima campagna di scavo al Parco archeologico di Amiternum, promossa dal museo nazionale d’Abruzzo (Munda) dell’Aquila.

Grazie a un fondo della direzione generale Musei del ministero della Cultura sono stati condotti tra l’anfiteatro dell’antica città romana e la cosiddetta “domus a peristilio” due saggi di scavo stratigrafico. Le ricerche archeologiche compiute da Fabio Paglia, funzionario archeologo del Munda e da Alessandro Delfino, archeologo del museo, sono rivolte ad ottenere una maggiore comprensione della storia e funzionalità dei due monumenti.

Nella “domus a peristilio”, edificio che si struttura attorno ad un’ampia corte rettangolare, sono stati scoperti tre ambienti, due dei quali con tracce di intonaco dipinto sulle pareti e con un piano pavimentale decorato da un mosaico a tessere bianche e nere, mentre nello scavo condotto nello spazio tra l’Anfiteatro e la domus sono stati individuati i muri di fondazione dei due edifici, oltre alla tomba del neonato.

Indagini che ora permettono di inquadrare meglio la fase di edificazione delle due strutture: secondo nuove ipotesi, formulate anche alla luce di questo scavo, la domus apparterrebbe a un’epoca antecedente a quella dell’anfiteatro, costruito nella seconda metà del I secolo d.C., in età flavia. La sepoltura del neonato, collocata lungo il muro della domus e in corrispondenza della massicciata di fondazione, fa pensare a un gesto compiuto in fase di cantiere. Le fondazioni dell’anfiteatro univano i pilastri esterni del corridoio anulare, con “catene” perpendicolari verso l’interno.

“Non ci aspettavamo di trovare la sepoltura – spiega all’ANSA Fabio Paglia –. Per gli adulti in epoca romana le tombe erano fuori dalle mura cittadine, ma per i neonati era diverso: potevano essere collocate accanto agli edifici, in un’anfora o sotto un coppo di tegola, come in questo caso. L’aspetto interessante è che, sulla base dei dati stratigrafici, la sepoltura sembrerebbe essere contemporanea ai lavori di costruzione dell’anfiteatro”. Altro aspetto rilevante è relativo al mosaico. “Non era affatto scontato trovarlo – sottolinea Paglia – anche se erano emersi esempi simili in scavi degli anni ’70”. Gli scavi, come confermato dalla direttrice del Munda Federica Zalabra, termineranno a fine agosto.

di Fabio Iuliano – fonte Ansa

ENGLISH VERSION

Excavations at Amiternum reveal a newborn’s tomb

Atomb containing the skeletal remains of a newborn, as well as fragments of a mosaic floor and parts of building foundation walls, were identified during the first excavation campaign promoted by the National Museum of Abruzzo in L’Aquila at the Amiternum Archaeological Park, archaeologists said Tuesday.
Amiternum was an ancient Sabine city, then Roman city and later bishopric and Latin Catholic titular see in the central Abruzzo region of modern Italy, located 9 km (5.6 mi) from L’Aquila.
Amiternum, which was defeated by Rome in 293 BC, was the birthplace of the historian Sallust (86 BC).
The archaeological research, conducted thanks to a grant from the Directorate General of Museums of the Ministry of Culture, focused on the amphitheater of the ancient Roman city and the so-called “peristyle domus,” with the aim of gaining a greater understanding of the history and function of two important but still little-known monuments.
Two stratigraphic excavation trials were conducted, in addition to documentation and surveying, washing, labeling, and pre-cataloging of the finds.
Three rooms were identified in the peristyle domus, two of which have mosaic floors.
The building is structured around a large rectangular courtyard and features rooms of various sizes, decorated with mosaics and polychrome plaster.
The foundation walls of both buildings were discovered in the space between the amphitheater—a structure dating to the second half of the 1st century AD—and the domus.
A newborn’s tomb was also discovered in this area.
The excavation results were presented at a press conference at the Archaeological Park.
“The data acquired,” said Federica Zalabra, director of Munda, “allows us to better understand the chronology, relationships, and dynamics between the two monuments.
“They reassure us that future excavation campaigns will provide a complete picture of the monuments, extending the excavations and offering visitors to the Park the opportunity to view what the archaeologists have discovered.”

SPANISH

Arqueología: tumba de un recién nacido en Amiternum

Una tumba que contiene los restos óseos de un recién nacido, así como fragmentos de un suelo de mosaico y partes de los cimientos de un edificio, fue descubierta durante la primera campaña de excavación promovida por el Museo Nacional de Abruzzo en L’Aquila, en el Parque Arqueológico de Amiternum.

La investigación arqueológica, realizada gracias a la financiación de la Dirección General de Museos del Ministerio de Cultura, se centró en el anfiteatro de la antigua ciudad romana y la llamada “domus a peristilio”, es decir una casa con un peristilo, un patio interior ajardinado y con columnas.

El objetivo es comprender mejor la historia y la función de dos monumentos importantes, aunque aún poco conocidos. Se realizaron dos excavaciones estratigráficas, junto con la documentación, la topografía, el lavado, el marcado y la precatalogación de los hallazgos.

Se identificaron tres habitaciones en la “domus a peristilio”, dos de las cuales presentan suelos de mosaico. El edificio se estructura en torno a un gran patio rectangular y cuenta con habitaciones de diversos tamaños, decoradas con mosaicos y yeso policromado.

En el espacio entre el Anfiteatro —una estructura que data de la segunda mitad del siglo I d. C.— y la casa, se descubrieron los cimientos de ambos edificios. También se halló en esta zona la tumba de un recién nacido.

Los resultados de la excavación se presentaron en una rueda de prensa en el Parque Arqueológico.

“Los datos obtenidos, declaró Federica Zalabra, directora de Munda, nos permiten comprender mejor la cronología, las relaciones y la dinámica entre ambos monumentos. Nos aseguran que las futuras campañas de excavación proporcionarán una visión completa de los monumentos, ampliando las excavaciones y ofreciendo a los visitantes del parque la oportunidad de contemplar los descubrimientos de los arqueólogos”. (La Nacion)