Eccomi! In fila per l’addio a padre Quirino
“Eccomi”. A lato dell’altare uno striscione colorato ha accolto l’arrivo del feretro nella chiesa di San Bernardino a piazza D’Armi dove, dalle 17 di ieri, è stata allestita la camera ardente per padre Quirino Salomone, scomparso martedì a Pisa. Sul lato opposto, un altro striscione recita: “Padre, eccomi”, rendendo esplicito l’avverbio.
Una foto si apre sul libro dei ricordi, quelli che ciascuno riempie con ricordi, sensazioni, tracce dell’influenza che il sorriso del frate, che si è spento a 86 anni, ha lasciato nel cuore di molti. Moltissimi a giudicare dalle persone che hanno reso omaggio a padre Quirino in fila indiana verso l’altare che ha raccolto anche messaggi di cordoglio e testimonianze spontanee. I funerali saranno celebrati questa mattina alle 10 in un’altra San Bernardino, la basilica in centro storico. Più grande e più adatta alla folla attesa per l’ultimo saluto.
Lo stesso padre Quirino – di questo i suoi fedelissimi erano certi – avrebbe preferito una funzione a piazza d’Armi, lì dove nell’immediato post-sisma è stato ricostruita anche la mensa dei poveri, uno spazio che ha difeso con le unghie e coi denti anche dalle istanze di demolizione arrivate con tanto di ordinanza comunale. Per l’ultimo saluto, qualcuno ha deciso diversamente. Gli altri non hanno potuto far altro che prenderne atto, come se fosse un mistero della fede. Non che la basilica di San Bernardino fosse estranea alla storia del frate che ne è stato rettore in uno dei momenti più delicati, quello a ridosso del terremoto come ha ricordato Floro Panti. “Lui era il braccio, io la mente nei progetti che portavamo avanti”, ha sottolineato il presidente dell’associazione Comitato festa Perdonanza celestiniana Ich. “Abbiamo condiviso moltissime iniziative e progetti, sul territorio, che hanno riempito la storia del Movimento celestiniano”.
Dalla mensa di via dei Giardini, al convento di Sant’Angelo d’Ocre, passando per la valorizzazione dei luoghi celestiniani. Ricordi annotati nella mente di un altro protagonista di questa storia, il patron della fraterna Tau, Paolo Giorgi le cui indicazioni hanno scandito gli interventi del tardo pomeriggio. Significativo il contributo del giornalista Goffredo Palmerini che ha ribadito l’influenza del frate sulla Perdonanza moderna: “Tutto quello che è avvenuto nei suo 40 anni di storia, fino al riconoscimento dell’Unesco dell’Evento celestiniano come bene immateriale dell’Umanità e della straordinaria visita pastorale di Papa Francesco alla Perdonanza del 2022, ha i suoi prodromi nella richiamata opera di padre Quirino all’inizio degli anni ‘80 del secolo scorso”.
Significative anche le testimonianze di Luca Frascaria, dell’ex dirigente scolastico Abramo Frigioni, di don Gaetano Chibueze. A rendere omaggio anche il presidente della Regione, Marco Marsilio. Un omaggio a pochi metri dell’altare da cui padre Quirino si prendeva la responsabilità di pronunciare omelie anche controcorrente, così come durante gli anni di pandemia, quando si è scagliato più volte contro alcune restrizioni imposte nelle celebrazioni pubbliche. Parole che fanno discutere, così come fece discutere – nel 2008 – la scelta di celebrare una messa in memoria del filosofo Friedrich Nietzsche, proprio in quella San Bernardino dove oggi l’arcivescovo Antonio D’Angelo è chiamato a celebrare i funerali. A a Taranta Peligna, dove il feretro sarà tumulato, ci sarà una seconda funzione alle 14 nel Santuario Madonna della Valle.
di Fabio Iuliano – articolo uscito anche sul Centro
HA ISPIRATO LA PERDONANZA MODERNA
È morto nella notte a Pisa, dopo una lunga lotta contro la malattia, padre Quirino Salomone. Originario di Taranta Peligna, era frate francescano, ordinato sacerdote nel 1963.
Viene considerato uno dei fondatori della Perdonanza celestiniana moderna e si è prodigato per l’accoglienza degli ultimi tramite la Fraterna Tau, la Mensa di Celestino e il Movimento Celestiniano di cui era il punto di riferimento spirituale.
Giornalista, direttore della rivista ‘La Perdonanza’ e autore di numerosi saggi, è stato rettore della Basilica di Collemaggio dal 1977 al 1999. Numerosi i messaggi di cordoglio. “Con la scomparsa di padre Quirino Salomone non solo L’Aquila, ma l’intero Abruzzo perde una persona di riferimento”, scrive il presidente della Regione Marco Marsilio. Anche l’arcivescovo metropolita Antonio D’Angelo ha voluto salutare Padre Quirino Salomone: “San Francesco, San Celestino V, San Bernardino da Siena e i poveri che ha servito lo accolgano ora nel regno della vita eterna”.
“Con Padre Quirino – sottolinea il sindaco del capoluogo, Pierluigi Biondi – scompare una parte importante della comunità aquilana, quella caritatevole e solidale, che per una vita si è spesa per il prossimo. Non saranno dimenticate le sue battaglie contro l’usura, così come il conforto che portò agli sfollati del terremoto ospiti nelle tendopoli”.
Il senatore di Fratelli d’Italia, Guido Liris era legato a Padre Quirino da alcuni progetti. “Tra i momenti più intensi della nostra collaborazione, porto nel cuore l’esperienza del Presepe vivente quale momento di unione e riflessione, dove la fede si incontrava con la solidarietà”.
La comunità del Partito democratico dell’Aquila piange padre Quirino Salomone, che “ha dedicato la sua vita agli ultimi, facendo dell’accoglienza dei bisognosi la sua missione di vita e difendendo con vigore gli spazi di solidarietà costruiti dalle ingerenze della più becera propaganda”. Il suo impegno come pubblicista è stato ricordato da Goffredo Palmerini e dall’Ordine dei giornalisti d’Abruzzo. “Attraverso il suo amore per il giornalismo – si legge in una nota – ha saputo raccontare e rendere vivo il messaggio di Celestino”.
Il feretro arriverà all’Aquila domani – mercoledi 6 novembre – alla chiesa di San Bernardino in piazza d’Armi dove, alle 17, sarà allestita una camera ardente per le visite e la veglia funebre. Le esequie saranno celebrate giovedì 7 alle 10 nella basilica di San Bernardino in centro storico. La funzione sarà celebrata dall’arcivescovo Antonio D’Angelo. A a Taranta Peligna, dove il feretro sarà tumulato, ci sarà una seconda funzione alle 14 nel Santuario Madonna della Valle.