Teatro: “Per fortuna che c’è Riccardo”
“Now is the winter of our discontent
Made glorious summer by this sun of York;
And all the clouds that lour’d upon our house
In the deep bosom of the ocean buried.”
“Ora l’inverno del nostro scontento è reso estate gloriosa da questo sole di York,
e tutte le nuvole che incombevano minacciose sulla nostra casa sono sepolte
nel petto profondo dell’Oceano.” (Shakespeare, Riccardo III)
Spazio Rimediato, teatro off alle porte del centro dell’Aquila, lancerà sabato 24 febbraio una nuova produzione, firmata in collaborazione con Progetto Mantidi, dal titolo ‘Per fortuna che c’è Riccardo’. Uno spettacolo di Giuseppe Tomei diretto da Robert Ianni.
Una farsa shakespeariana dedicata a una delle figure più carismatiche della storia del teatro, il cattivo dei cattivi, ‘Sua sedicente maestà Riccardo III, conte di Gloucester. Tra deliri e improvvisi attacchi di comicità, in un ospedale ai confini della realtà, Riccardo sembra essere sopravvissuto a se stesso e ai fantasmi del suo passato, ma sarà poi vero? La risposta è tutta da scoprire. In scena Elena Cerroni, Federico Colapicchioni, Luca Centi Pizzutillo e lo stesso Tomei. Due gli spettacoli in programma, alle 19 e alle 21. Info: Info: 340.6688091 – spaziorimediato@gmail.com.
Domenica scorsa, proprio da Spazio Rimediato, l’autore e attore romano Claudio Morici, acclamato anche dal grande pubblico dopo il successo su Propaganda Live, Rainews e Repubblica.it, ha inaugurato il suo nuovo tour con lo spettacolo ‘La malattia dell’ostrica’.
Un testo ispirato a una recente esperienza televisiva su RaiPlay con la video-rubrica PlayBooks dedicata alle biografie degli scrittori più noti della letteratura. “Dopo aver studiato decine di biografie per un programma tv sui libri – si legge nelle note di presentazione – Claudio ha avuto una sorta di illuminazione: gli scrittori sono tutti matti. Hanno subìto guerre mondiali, miseria, traumi infantili, hanno avuto genitori terribili, come minimo un paio di grandi amori non corrisposti.
È gente che sta malissimo, parliamoci chiaro. Se ne trova conferma anche nella letteratura scientifica: percentuali di suicidio altissime, ricoveri superiori alla media, disturbo bipolare quasi sicuro, alcolismo diffusissimo. Il problema è che Claudio, scrittore anche lui, ha un figlio che manifesta velleità autoriali”. Tutto lo spettacolo si gioca nei tentativi maldestri del padre di distogliere il piccolo dalla scrittura.