L’Aquila, eventi alla prova del Green Pass
Possibilità, risorsa, sicurezza, oppure fastidio e difficoltà aggiuntiva. L’Aquila dovrà prendere confidenza col green pass in uno dei mesi più ricchi di appuntamenti con interi settori coinvolti dalle norme introdotte dal nuovo decreto Covid. Non a caso, il sindaco Pierluigi Biondi ha convocato un incontro preliminare per l’organizzazione degli eventi principali tra agosto e settembre, in primis la Perdonanza e la maratona jazz, previsti rispettivamente dal 23 al 29 agosto e dal 4 al 5 settembre.
LE REGOLE. «Stiamo valutando», ha detto Biondi, a margine di una conferenza stampa a palazzo Fibbioni, «tutti gli aspetti di una legge che in ogni caso introduce delle piccole possibilità in più, specie in materia di capienza massima di spettatori». In zona bianca, all’aperto si può arrivare a 5mila persone. «Questo rappresenta sicuramente una possibilità in più se si pensa alle manifestazioni principali dell’evento celestiniano. Del resto», ha aggiunto il sindaco, «questa dovrebbe essere la funzione primaria del pass sanitario, concedere qualcosa in più rispetto a quello che si può fare oggi a chi ha le carte in regola».
I PIÙ PICCOLI. I nodi sono diversi, a partire da quello che riguarda i bambini. Sotto i sei anni non bisogna fare il tampone per richiedere la certificazione. Dai 6 anni in su, invece, bisognerà avere il tampone negativo o la certificazione di avvenuta guarigione. Scatta dai 12 anni l’obbligo di green pass. «La questione non è di poco conto», sottolinea il primo cittadino, «perché in quei giorni saranno diversi i laboratori e le occasioni ludiche per la fascia di età 6-12. E come faremo a chiedere a quei piccoli di fare tamponi a ripetizione?».
I VACCINI. Altra questione importante è legata alla disponibilità dei vaccini. «Ho avuto un confronto recente col comitato ristretto dei sindaci», spiega Biondi. «Pfizer scarseggia, anche se gli altri sieri sono disponibili. Però spesso le regole di erogazione e i fabbisogni non incrociano bene con le possibilità». Una situazione che va inquadrata alla luce delle numerose prenotazioni registrate dopo il decreto anche in Abruzzo.
GLI EVENTI PUBBLICI. «Quello che preme sottolineare», ha detto ancora Biondi, «è che il green pass si inserisce in un sistema che prevede già dei protocolli piuttosto severi. Lo scorso anno, contrariamente ad alcune voci che circolano, la Perdonanza non ha fatto registrare aumenti di contagi. All’Aquila la seconda ondata è stata rilevata a ottobre. Concerti, rappresentazioni, proiezioni sono in luoghi sicuri, enti come l’Agis hanno avuto modo di verificarlo».
I CONCERTI. Se i Cantieri dell’Immaginario e i concerti di Diodato e Alex Britti, promossi dalla Barattelli nell’ambito della rassegna “Nell’ombra della musica italiana”, non saranno soggetti alle nuove norme, il cambio di passo ci sarà il 7 agosto con Carmen Consoli a San Bernardino. «A livello organizzativo», assicura Fabrizio Pezzopane, direttore artistico della Barattelli, «ci cambia poco: bisogna semplicemente dotare chi è all’ingresso di un lettore in grado di validare i pass sanitari». App gratuite come “VerificaC19” consentono di farlo anche dal cellulare. Stessa cosa, avverrà per il jazz, negli spazi preposti: piazza Duomo, Parco del Castello, piazza Palazzo, piazza Chiarino, piazza Santa Maria Paganica, piazza dei Gesuiti, Casa dello Studente, Fontana delle 99 Cannelle oltre alla scalinata di San Bernardino. Già lo scorso anno era necessario prenotarsi online per accedere alle aree transennate.
NO ALLE DISCOTECHE. A differenza di quanto avviene in Francia, dove il pass sanitario dà accesso ad aree in cui si può rinunciare al distanziamento, come le discoteche ad esempio, in Italia questo non è possibile. «Pensavo che il governo sfruttasse questa possibilità per spingere i giovani a vaccinarsi», spiega Niko Gizzi, storico organizzatore di eventi aquilano. «E invece ancora una volta si tende a penalizzare il popolo della notte. Purtroppo dobbiamo fare i conti con un sistema di cose che scoraggia gli imprenditori a investire su serate e appuntamenti». In questo tempo, Gizzi ha deciso di puntare su centri estetici fuori città. «Talvolta», sottolinea, «sarei tentato di invitare un personaggio per richiamare gente. I cachet sono anche ridotti, ma ho paura di incappare in qualche problema di ordine pubblico, con conseguente multa e sospensione licenza».
LOCALI. Ristoratori e gestori di pub si preparano ad avere a che fare con il green pass. «Va considerato come una patente da avare in tasca», ironizza Luca Taralli della Cartiera del Vetoio. «Credo sia una misura importante se consente di ripartire in sicurezza». Dello stesso avviso Daniele Stratta, titolare del Garibaldi e presidente provinciale Fipe Confcommercio: «Credo nell’importanza del vaccino e mi trovo d’accordo con misure che ne incoraggino la diffusione. Ovvio che registreremo qualche flessione nei primi mesi, perché non tutti avranno subito la possibilità di vaccinarsi. Mi auguro comunque», aggiunge, «che questa misura venga estesa ad altre categorie commerciali, per evitare che siano sempre i soliti a rimetterci».
«NO GREEN PASS». Intanto, oggi in piazza Duomo, alle 17.30 ci sarà una manifestazione spontanea contro il passaporto vaccinale. L’appello è rimbalzato sulla rete.